Post choc sulla strage di Bologna. Una posizione negazionista che Marcello De Angelis, capo della comunicazione della Regione Lazio e un passato tra i terroristi neri, ha portato avanti più volte in passato. Ma che ora, secondo quanto riporta Repubblica, potrebbe costargli cara. A suo dire, ci sarebbero le prove dell’innocenza dei tre condannati in via definitiva, tra cui suo cognato. Non solo: secondo lui, chi porta avanti la matrice neofascista sarebbe un bugiardo.
La reazione a queste parole di parte della maggioranza che sostiene il governatore Rocca non si è fatta attendere. In molti chiedono all’ex esponente di Terza Posizione di rassegnare le dimissioni. Altrimenti dovrà pensarci proprio il presidente a scalzare dalla poltrona l’uomo al suo fianco già in Croce Rossa. Tra i più furiosi con De Angelis ci sarebbe il presidente del Consiglio regionale Aurigemma, che lo scorso 2 agosto ha presenziato alle commemorazioni della strage a Bologna come rappresentante della Pisana.