Promossa con sei insufficienze. La protagonista della vicenda, riporta Il Messaggero, è una ragazza che frequenta la prima media di un Istituto Comprensivo Statale di Tivoli Terme. Inizialmente bocciata, ha presentato ricorso al Tar, che le ha dato ragione, ribaltando l’esito degli scrutini.
Questi ultimi avrebbero rilevato a suo carico carenze in geografia, francese, matematica, scienze, inglese e musica. Di qui i giudizi negativi, uno dei quali grave. Il consiglio degli insegnanti non ha quindi avuto dubbi nel decretare che la ragazza avrebbe dovuto ripetere l’anno.
I genitori però non hanno gradito e, attraverso i propri legali, hanno presentato richiesta di annullamento della decisione. Che i professori hanno motivato con “risultati nel complesso insufficienti in tutte le materie“. Nessun problema invece sotto il profilo della frequenza, regolare, e del comportamento, buono.
Ma, a giudizio del Tar, gli insegnanti non avrebbero considerato l’intero percorso di studi. In cui l’alunna, sottolineano, “ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i suoi voti“. “Alle medie non si può bocciare“, ha quindi decretato. Invitando i prof ad attivare “specifiche strategie per migliorare i livelli di apprendimento“