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Rovereto: efferato omicidio innesca una faida politica

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Rovereto: efferato omicidio innesca una faida politica

Un efferato omicidio ha macchiato ancora una volta la travagliata storia del comune Italiano di Rovereto. Una donna di sessant’anni è stata brutalmente picchiata da un Nigeriano mentre passeggiava in un parco. L’omicidio è avvenuto verso le dieci di sera, le urla della donna ancora risuonano nelle orecchie degli abitanti del quartiere.

Il Nigeriano era già noto alle forze di polizia per la sua condotta terribilmente violenta e il suo legame con la malavita, poco si è fatto in ogni caso per risolvere la questione.

La Lega si è espressa sull’efferato questo efferato omicidio: ci sarebbero gravi mancanze da parte del sindaco della città e dell’amministrazione comunale. Non è assolutamente da considerarsi un caso che Valduga (sindaco) appartenga all’area democratica di sinistra.

Il Carroccio ha voluto di nuovo attaccare le forze di opposizione, impugnando stavolta un fatto di cronaca trasformato ad hoc in una catilinaria contro le amministrazioni di sinistra.

“Finiamola di dipingere Rovereto come un Bronx. Il territorio è sotto controllo e non abbassiamo la guardia. Lo facciamo con la serietà, la profondità di analisi e la raccolta di informazioni che sono tipici di chi vuole governare”. Queste la parole del sindaco di Rovereto Valduga, che si vantava della sua città “monitorata” e sicura.

La realtà degli avvenimenti ha dato contro alle supposizioni dello stesso sindaco, Rovereto è ancora e sarà a lungo, una zona calda della malavita. Questo è dovuto soprattutto all’altissima quantità di clienti che la zona di Rovereto attira nelle sue numerose attività di spaccio. Una quantità di droga per metro quadro che non ha pari in tutta Italia e forse anche in Europa.

Qui si sono stanziate numerosissime bande di narcotrafficanti appartenenti a tutte le grandi aree d’Europa e dell’Africa.

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

Un presunto caso di ricatto ha coinvolto un’ex amante scambista, che avrebbe minacciato un uomo di inviare foto compromettenti alla moglie se non fossero stati pagati 5.000 euro. Secondo quanto riportato, ‘l’uomo ha ricevuto un messaggio dove si richiede il pagamento in cambio del silenzio’.

Le autorità sono state allertate e hanno avviato un’indagine per identificare la donna e valutare le azioni legali da intraprendere. L’episodio ha suscitato un dibattito sulle pratiche di ricatto e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire tali situazioni.

Il caso evidenzia l’importanza della consapevolezza e della sicurezza nella vita privata, specialmente in un contesto digitale dove le informazioni personali possono essere facilmente utilizzate contro di noi.

Fonte Verificata

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