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Torre Gaia: cliente non paga la prestazione sessuale e viene sequestrato

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Torre Gaia: cliente non paga la prestazione sessuale e viene sequestrato

I negoziati sono terminati il primo dei tre giorni di questa vicenda di sequestro a Torre Gaia. Quando il trans e i suoi due complici hanno capito che non sarebbero stati pagati hanno sequestrato e legato il malcapitato. Una vicenda che da una risposta univoca alla domanda “a Roma c’è un problema di prostituzione”? Decisamente Sì.

Il cliente “furbetto” è stato seviziato per tre giorni da questi tre individui scatenati, convinti che la moglie avrebbe pagato il riscatto. Non poteva muoversi e legato com’era, con braccia e gambe tenute strette, non ha potuto chiamare aiuto. Poi la vicenda cambia ad un tratto tono: un frangente, un solo attimo disponibile nel quale l’uomo è riuscito a salvarsi. Lo avevano lasciato momentaneamente slegato dopo una lunga discussione e lui ha attirato l’attenzione dei vicini dalla finestra.

La fine del sequestro a Torre Gaia

All’arrivo del 112, chiamato da una residente del quartiere (che deve aver avuto una mattinata assai particolare) i sequestratori sono andati in panico. Prima hanno barricato la porta, poi si sono invece consegnati senza opporre resistenza.

La loro versione combacia con in fatti “non ci ha pagato, a noi quei soldi servivano e abbiamo fatto la cosa più logica”. Un affare losco nella Roma buia, sconosciuta ai più, che invece ha ancora molto da dire sull’argomento. Un giro di prostituzione che inizia dalle strade, passa per gli appartamenti del ceto medio e finisce con il finire della scala sociale. Dal più povero al più ricco c’è da aver sospetto di tutti coloro che frequentino questi ambienti.

L’uomo in questo caso rappresenta il rischio di far parte di questi ambienti, la sua pelle tumefatta ne è la prova.

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La lettera per salvare i cinema di Roma scritta da Martin Scorsese e da altri quattro registi di Hollywood

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La lettera per salvare i cinema di Roma scritta da Martin Scorsese e da altri quattro registi di Hollywood

Martin Scorsese lancia un appello a sostegno dei cinema storici di Roma, invitando i colleghi a firmare una lettera destinata alla premier Giorgia Meloni e al presidente Sergio Mattarella. Il regista sottolinea che questa è “l’ultima possibilità di redenzione di una delle città culturali e artistiche più importanti al mondo”.

Dopo l’intervento di Renzo Piano, anche Hollywood si mobilita per proteggere le sale cinematografiche, minacciate dalla trasformazione in centri commerciali o hotel di lusso a causa delle nuove regole urbanistiche della Regione Lazio. Scorsese, insieme ai registi Jane Campion, Francis Ford Coppola, Wes Anderson e Ari Aster, afferma che la perdita di questi spazi sarebbe “un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni”.

Nella lettera diffusa dalla Fondazione Piccolo America, Scorsese descrive la situazione di Roma e invita a “trasformare queste ‘cattedrali nel deserto’ abbandonate in veri templi della cultura”, riconoscendo il dovere di creare luoghi che possano nutrire le anime delle generazioni presenti e future.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

Alle 17.30, il cardinale vicario Baldassare Reina celebrerà messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano “con una speciale intercessione per la salute di Papa Francesco”. Questo gesto sarà replicato in tutte le parrocchie di Roma.

La notte appena trascorsa è stata “tranquilla”, secondo quanto comunicato dall’equipe medica del Policlinico Gemelli di Roma, dove è attualmente in cura Papa Francesco. Tuttavia, la prognosi rimane riservata a seguito della crisi respiratoria che ha comportato un peggioramento delle sue condizioni di salute. Davanti all’ospedale, numerosi giornalisti, cameraman e fotografi sono accampati, affiancati da fedeli che giungono per dedicare preghiere a Bergoglio.

Il cardinale Reina ha invitato tutti a unirsi spiritualmente alla Santa Messa di questa sera, evidenziando come “in comunione di fede e di preghiera, ciascuno nella propria comunità, innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre, affinché lo sostenga con la Sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova”.

A Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi presiederà il Santo Rosario per la salute del pontefice alle 20.00 dalla chiesa di San Domenico. La preghiera sarà trasmessa in diretta su Tv2000 e Play2000. “Vogliamo stringerci al Santo Padre – spiega Zuppi – chiedendo al Signore di sostenerlo in questo momento di sofferenza, perché trovi sollievo e possa ristabilirsi al più presto. Sarà un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l’affetto delle comunità ecclesiali italiane, che da giorni hanno intensificato la loro preghiera”.

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