Cronaca
Turisti italiani in Albania, lo sfottò del premier Rama al nostro paese (FOTO)
Turisti italiani in Albania, le parole sui social del primo ministro del paese balcanico

Turisti italiani in Albania, il trend prende piede. Per sfuggire ai rincari a volte folli delle mete di vacanza, dal Belpaese si sceglie sempre di più l’altra sponda dell’Adriatico. Dove i prezzi sono indubbiamente più convenienti (anche se viene da chiedersi se ad essi corrisponda un servizio di qualità). Comunque, per commentare la notizia, è intervenuto sui suoi profili social il premier albanese Edil Rama.
Il quale ha ironizzato accostando questo esodo ad un altro che ha fatto la storia del suo (e anche del nostro) paese. Il primo ministro ha infatti postato due foto dello sbarco degli albanesi sulle coste di Bari. Era l’8 agosto 1991, esattamene 32 anni fa, e migliaia di persone, in fuga dalle latitudini balcaniche, sbarcarono dalla nave Vlora sulle nostre coste in cerca di libertà. Oggi la tratta si è invertita, ma per svago, e porta i nostri connazionali sulle spiagge di Ksamil e Sarande.
Albanian Prime Minister Edi Rama posts a meme on Instagram in which he compares the arrival of Italian tourists in Albania to the arrival of Albanian refugees at the port of Bari in 1991.
August 9, 2023 pic.twitter.com/Kudvg22fkM
— Crazy Ass Moments in Italian Politics 🇮🇹 (@CrazyItalianPol) August 9, 2023
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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