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Viene fatto esplodere un Autovelox da 23.000 multe al mese

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Viene fatto esplodere un Autovelox da 23.000 multe al mese

Nella giornata di oggi, giovedì 10 agosto, un nuovo fatto di cronaca scuote l’opinione pubblica italiana. Un autovelox è stato fatto saltare in aria da alcuni guidatori stufi delle multe. L’azione riflette un mix di ignoranza e desiderio di anarchia totale.

I pochi sottomettono l’ordine dello stato e la sicurezza dei molti per un ritorno personale, sentendosi “nel giusto” ed eroi della patria.

Senza mezzi termini, un atto del genere è da considerarsi un attentato all’ordine pubblico. L’autovelox in questione deteneva un triste record, totalizzando ben 23.000 multe ogni mese. La ratio della scelta è “se fa così tante multe è stato messo per rubarci i soldi”. Non passa nemmeno nella anticamera del cervello dei dinamitardi il fatto che il problema non sia l’autovelox, ma la loro guida.

Questa vicenda è uno scontro tra la volontà dello Stato, che cerca di mantenere l’ordine e prevenire incidenti e quella del cittadino medio-basso che desidera guidare senza restrizioni, anche su strade frequentate da pedoni.

Un’altra schiera di cittadini medio-bassi ha reagito con felicità estrema alla vicenda, vista come il definitivo atto sovversivo di coloro che vogliono rompere i limiti di velocità.

Tuttavia, sorge la questione: Cosa fa pensare che distruggere un autovelox impedisca alle forze dell’ordine di rimetterlo in funzione rapidamente? Un evento del genere, se non immediatamente risolto dagli agenti, potrebbe provocare uno scandalo che coinvolgerebbe l’intero apparato di sicurezza, compresa la polizia stradale.

Come volevasi dimostrare l’Autovelox è tornato in funzione, questa volta sarò monitorato da telecamere nascoste. Peccato, a Padova la rivoluzione era appena iniziata… sarà per la prossima volta!

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