Cronaca
Incidente Alatri, la mamma travolta: “Sembrava lui la vittima. Voglio giustizia”
Incidente Alatri, le prime durissime parole della donna di 44 anni al volante della Nissan

Incidente Alatri, parla una delle vittime. Si tratta della mamma che insieme ai due figli è stata centrata dall’Audi del maghrebino.
Dal suo letto dell’ospedale della cittadina del Frusinate, riporta Repubblica, chiede notizie della sua Giorgia, ricoverata al Bambin Gesù. Le hanno riferito che sul web circola il video dell’incidente, ma lei, in lacrime, non avrebbe voluto vederlo.
Al suo capezzale ieri pomeriggio è arrivata anche la sua legale, alla quale ha raccontato la sua versione di quella domenica di paura. “Non riesco a scacciare le immagini – ha detto – Quella macchina è arrivata come un proiettile su di me. In alcun modo sono riuscita ad evitare l’impatto. Ho visto i miei figli feriti e Giorgia svenuta. Per lei ho temuto il peggio“.
I dolori che ancora la opprimono le impediscono di parlare fluentemente. Ma non le hanno tolto la forza. “Voglio giustizia – chiede a gran voce – Andrò avanti perchè tutto questo si deve fermare. Per un video non si può rischiare di uccidere una famiglia che si trova tranquillamente nella sua auto“.
Sul motivo per cui l’incidente non si sia trasformato in una tragedia, l’avvocato della donna non ha dubbi: “Probabilmente l’impatto frontale è stato salvifico. La Nissan ha infatti delle ottime protezioni, in particolare sulla parte anteriore“. Quando ha visto l’Audi venirle contro, la 44 enne avrebbe pensato ad un malore dell’automobilista.
INCIDENTE ALATRI, LE PAROLE DELL’INVESTITORE
Il quale, dopo lo schianto, è sceso dall’auto. E a chi gli ha chiesto come stesse, come si sente dalla diretta, ha risposto: “Normale. Andavo un pò veloce e avevo il cellulare con me“. Ma non avrebbe aiutato la piccola Giorgia. “E’ risalito in auto e ha aspettato i Vigili del Fuoco. Sembrava lui la vittima“, ha concluso la donna.
LE PAROLE DEL NONNO E DEL FRATELLO PIU’ GRANDE DEI DUE BIMBI
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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