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Cronaca

Maxi rissa ai Parioli: 30 ragazzi seminano panico e distruzione

Maxi rissa ai Parioli. Anche nella ‘Roma bene’ la movida è ormai fuori controllo

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Maxi rissa ai Parioli: 30 ragazzi seminano panico e distruzione

Maxi rissa ai Parioli. E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi in piazza Euclide. Protagonista un gruppo di giovani, che, in preda ai fumi dell’alcol, ha letteralmente dato lo stop al traffico nella zona. E, a sentire i residenti, non si tratterebbe di un episodio isolato nel quartiere.

Esso è stato immortalato in numerosi video che da ore stanno facendo il giro del web. Le immagini mostrano chiaramente la furia di almeno 30 ragazzi mentre si scontrano tra loro in piena strada. E a farne le spese, oltre agli automobilisti rimasti a lungo bloccati, sono anche i beni pubblici, andati distrutti.

Un caso che pone il problema della sicurezza anche nei ‘quartieri alti’ della Capitale. Della sicurezza e anche della sporcizia, con i resti delle notti brave che i portieri dei palazzi sono costretti a rimuovere. Senza contare le molestie a cui i rumori sottopongono il riposo dei residenti.

Molti condomini – racconta un portiere a Il Messaggero – chiamano continuamente le forze dell’ordine. Ma quei ragazzi non ascoltano neanche loro“. “Gira anche la prostituzione di ragazzine“, aggiunge un avvocato. Che invoca “più controlli la sera“. Richiesta alla quale  risponde l’Assessore capitolino alla Sicurezza Lucarelli.

MAXI RISSA AI PARIOLI, LE PAROLE DELL’ASSESSORE

Aumenteremo la presenza di Polizia locale in quei luoghi. Con la presidente del I Municipio Bonaccorsi inoltre incontreremo esercenti e cittadini. La zona va decongestionata, ne ha sempre più bisogno. Perchè non si può impattare in maniera così devastante sia sulla vita dei residenti che sui negozianti“.

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Cronaca

Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

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Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)

Lo Scontro Fatale

Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.

Il Tassista e i Test

Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.

Le Indagini della Polizia

Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.

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Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

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Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra

La storia della vittima

Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.

Le indagini sul chirurgo

Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.

Le conseguenze per le pazienti

Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.

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