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Le stoccate di Meloni e Tajani alle prese con i continui voltafaccia Europei

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Le stoccate di Meloni e Tajani alle prese con i continui voltafaccia Europei

Meloni e Tajani: Quei fondi accordati dalla Germania a diverse navi delle Ong, impegnate in diverse operazioni di salvataggio nelle rotte migratorie, non sono assolutamente piaciuti all’esecutivo Italiano.

La lettera inviata stamane da Meloni al cancelliere Scholz contiene tutta la rabbia per la decisione presa “ai danni dell’Italia” senza nemmeno consultarla. Il cancelliere avrebbe infatti elargito grandi somme nella parte Italiana del Mediterraneo, senza consultare la premier.

La politica della Germania è un voltafaccia continuo, prima si volta di spalle e chiude in confini poi li riapre, prima nega i fondi alle imbarcazioni Ong poi li elargisce alle spalle dell’Italia, questa è ormai idea comune nelle camere di Montecitorio.

Meloni: “Così si rischia di moltiplicare partenze e tragedie”

“Così si rischia di moltiplicare partenze e tragedie”, tuona la Meloni nella lettera, ma più che per i finanziamenti in Italia si è storto il naso per il metodo Tedesco. La Germania paga le Ong per salvare migranti ai quelli però nega l’entrata nei suoi confini.

A difesa della Germania però ci sono alcune statistiche: il paese è stato infatti colpito da un “ondata parallela” da diversi paesi dell’Est-Europa e ha fatto schermo, per così dire, agli altri paesi Europei proprio su quel fronte.

“Pensiamo ad un accoglienza in suolo Tedesco”

Le Ong impegnate nel mediterraneo contribuiscono in maniera minoritaria allo sbarco  dei migranti :solamente l’8% dei migranti viene protratto in Italia dalle Ong. Il discorso quindi, è chiaro, è tutto politico.

Così si spiega la stoccata della premier sopra riportata, puramente legata ad una questione di Leadership. Non si possono trovare correlazioni oggettive tra “il pagare le Ong” e “l’aumento dei morti in mare”, a meno che non si veda il mondo come lo vede Meloni.

Tajani “relazioni strette con Parigi per le politiche migratorie”

Tajani intanto si è rifugiato a Parigi, dove se in una camera dell’Eliseo si parla di stretto legame con l’Italia e necessaria fratellanza nell’accoglienza dei migranti, in altre camere si parla dei contingenti militari da dislocare sul confine a Ventimiglia.

L’esecutivo Italiano è quindi alle prese con due grandi voltafaccia storici nei confronti delle politiche migratorie nel Mediterraneo.

 

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

Scopri il misterioso legame tra un ottico e il Vaticano che ha tutti i fedeli incuriositi! #PapaFrancesco

In un angolo nascosto di Roma, un ottico ha intrecciato un rapporto unico con il Vaticano fin dal 2012, catturando l’attenzione di chi si chiede cosa nasconda questa connessione speciale con Papa Francesco. Immaginate un professionista degli occhiali che entra nel cuore della Città del Vaticano, servendo non solo clienti comuni, ma forse persino il pontefice in persona – un segreto che potrebbe rivelare storie affascinanti di fede e quotidianità.

Un legame inaspettato

Da anni, questo ottico è diventato una figura discreta ma essenziale per il Vaticano, fornendo servizi che vanno oltre il semplice riparare montature. Con Papa Francesco al timone, il loro rapporto si è evoluto in qualcosa di più profondo, alimentando speculazioni su conversazioni private e aneddoti che potrebbero stupire i devoti e i curiosi.

Dietro le quinte del Vaticano

Fonti vicine all’ambiente ecclesiastico suggeriscono che questo professionista non è solo un fornitore, ma un confidente inaspettato, testimone di momenti intimi che mescolano spiritualità e vita quotidiana. Che si tratti di un semplice paio di occhiali o di qualcosa di più simbolico, la curiosità intorno a questa storia continua a crescere, invitando tutti a esplorare i retroscena di una Roma spesso celata agli occhi del pubblico.

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

PapaFrancescoFaScandalizzare: Il Santo Padre snobba il Vaticano per una sepoltura inaspettata nella Basilica di Santa Maria Maggiore!

In un colpo di scena che sta facendo discutere il mondo cattolico, Papa Francesco ha deciso di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, bypassando il tradizionale riposo in Vaticano. Chiamatelo un “ribelle in tonaca”, ma questa mossa sembra un affronto alle abitudini secolari, lasciando i fedelissimi a chiedersi se il Papa stia mandando un messaggio criptico o solo un po’ di caos tra i cardinali. L’immagine che accompagna questa notizia, scattata di recente, cattura l’essenza di questa basilica iconica che ora diventerà il nuovo punto focale.

La scelta che fa chiacchierare

Questa decisione, annunciata senza troppi giri di parole, ha già scatenato un’onda di reazioni sui social, con alcuni che la definiscono una “riforma papale con stile”. Non è tutti i giorni che un leader religioso opta per un’alternativa così “terra terra”, ignorando le tombe dorate del Vaticano. Immaginate i turisti che si affollano per un selfie con la sua lapide – potrebbe diventare il nuovo spot virale.

Reazioni e polemiche in arrivo

Fonti vicine al Vaticano parlano di “sorpresa mista a confusione”, con qualche sussurro di dissenso tra i conservatori. E mentre i dettagli esatti rimangono avvolti nel mistero, questa notizia è destinata a dominare i titoli, attirando l’attenzione di chi ama un po’ di dramma ecclesiastico. Stay tuned per gli aggiornamenti.

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