Cronaca
Mucche uccise e macellate, choc alla periferia Est di Roma
Mucche uccise e macellate, le parole della Preside dell’Istituto teatro del massacro

Mucche uccise e macellate. I due esemplari sarebbero stati colpiti da alcune frecce. Una è morta sul colpo, l’altra verrà invece abbattuta a breve a causa delle ferite riportate.
La violenta azione, riporta Repubblica, avrebbe avuto luogo la scorsa notte nell’Istituto Tecnico Agrario ‘Sereni’, in zona Prenestina. Non lontano, come sottolinea la preside, da Tor Bella Monaca.
“Noi – spiega – facciamo tante azioni di legalità, ci impegniamo per avviare i ragazzi al lavoro. Ma questi episodi gravissimi ci mettono con le spalle al muro“.
Le due vittime erano animali di gran pregio, del valore di circa 5mila euro ciascuna. Erano allevate con criteri biologici e usate per illustrare le tecniche zootecniche.
Non è la prima volta che l’Istituto si ritrova a fare i conti con simili atti. In primavera subì infatti la perdita di 4 maiali, anch’essi molto pregiati.
MUCCHE UCCISE E MACELLATE, L’IPOTESI DELLA PRESIDE SULL’EPISODIO
Secondo la dirigente potrebbe quindi trattarsi di un reato predatorio. “Altre volte – rivela – hanno rubato l’incasso dei distributori di snack. Altre ancora il vino. In un’occasione hanno provato a portare via addirittura il trattore“.
Per la vigilanza, aggiunge poi, la scuola ha un custode notturno, che però non si sarebbe accorto di nulla. Ci vorrebbe un sistema di videosorveglianza, ma costerebbe un bel po’ di soldi. Non resta dunque che sperare che gli ignoti autori si mettano una mano sul cuore e la smettano.
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La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
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