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Cronaca

Rider massacrato a Torre Spaccata, caccia a una gang di 20enni

Rider massacrato a Torre Spaccata. Brutale episodio nella periferia est di Roma

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Rider massacrato a Torre Spaccata, caccia a una gang di 20enni

Rider massacrato a Torre Spaccata. Lo riporta Il Messaggero, secondo cui la violenza si sarebbe verificata nei pressi del civico 91 di via Rugantino.

L’uomo, un 44enne, sarebbe stato aggredito da cinque giovani. I quali mercoledì, poco prima di mezzanotte, lo hanno colto mentre lavorava. Dopo averlo circondato, gli si sono scagliati contro tempestandolo di botte, allo scopo di rapinarlo.

Hanno atteso che scendesse dalla bici elettrica per effettuare una consegna e gli si sono avvicinati. All’inizio lo hanno insultato, dopodiché sono passati ai fatti. Spintoni, calci e pugni, ai quali il 44enne ha provato invano a opporre resistenza.

Della sua caduta in terra gli aggressori hanno approfittato per sottrargli il cellulare e il  portafogli. Poi due della gang sono saliti sulla bici dell’uomo e si sono dati alla fuga. Ciò poco prima dell’arrivo dei soccorsi, allertati da alcuni passanti.

RIDER MASSACRATO A TORRE SPACCATA, LE INDAGINI

Alla polizia testimoni avrebbero riferito che il rider sarebbe stato aggredito da ragazzi di non più di 25 anni. L’uomo è stato trasportato in ambulanza al Policlinico di Tor Vergata. Ha riportato lesioni al setto nasale e alle costole, valutate con un codice giallo.

Sull’episodio indagano ora gli agenti del Distretto Casilino, che hanno fatto partire le ricerche degli aggressori. A quanto si apprende, in tre sarebbero fuggiti a bordo di una Twingo celeste. Trovarli non sarà però facile, vista l’assenza sul posto di telecamere di sorveglianza.

VIOLATI I COVI DEGLI SPADA A OSTIA

Cronaca

Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

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Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.

Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.

Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.

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Cronaca

Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

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Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

Sabato sera a Frascati, un adolescente di 16 anni è stato accoltellato in un tragico episodio legato a una discussione su una felpa del valore di sessanta euro. Giacomo, il fratello, ha raccontato l’accaduto chiedendo: «Mio fratello sarebbe stato accoltellato per una felpa da sessanta euro?», sottolineando l’assurdità della situazione.

Frascati, il fratello del 16enne accoltellato: «È mite e studioso. Non sappiamo se si salverà»

Giacomo ha descritto Matteo come un ragazzo mite e studioso, e ha riferito che il fratello non indossava da tempo felpe nuove, preferendo un giubbotto rosso regalo dei genitori. Ha chiarito che non esisteva la necessità di denaro maggiore per una felpa, esprimendo incredulità sul fatto che il fratello stesse rischiando la vita per un episodio così banale.

«Una pazzia»

Matteo non aveva mai parlato con Giacomo di cifre elevate legate a vestiti e non era coinvolto in attività illecite. Giacomo ha citato l’assenza di droghe nella vita del fratello, dicendo: «Sarebbe allucinante credere davvero a questo, mio fratello rischia di morire per una felpa? Non è possibile». Attualmente, il 14enne che ha colpito Matteo è in custodia e si trova presso una struttura minorile.

Le ricerche

Le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’arma utilizzata, un coltello da cucina, non lontano dal luogo della colluttazione. Gli investigatori non hanno trovato elementi che possano sostenere il movente collegato all’acquisto della felpa, mentre i cellulari dei due ragazzi sono stati sequestrati per ulteriori indagini. I vicini descrivono il 14enne come un ragazzo educato e rispettabile, sorpresi dalla gravità dell’evento.

Le indagini sono attualmente aperte, in attesa dell’interrogatorio di convalida. La comunità cerca di capire come un simile dramma possa essere accaduto.

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