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Cronaca

Smaltimento illecito di rifiuti, maxi confisca a famiglia romana di imprenditori

Smaltimento illecito di rifiuti ma non solo tra le accuse rivolte agli indagati

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Smaltimento illecito di rifiuti, maxi confisca a famiglia romana di imprenditori

Smaltimento illecito di rifiuti. Questo il reato alla base della confisca di 10 milioni di euro operata dalla Polizia della divisione anticrimine della Questura di Roma e del servizio centrale anticrimine. I beni sequestrati sarebbero riconducibili ad una famiglia di imprenditori capitolini: marito, moglie e un figlio, di rispettivamente 79 e 45 anni.

Nell’elenco, riporta Roma Today, ci sarebbero le quote e il patrimonio di tre società attive nel trattamento dei rifiuti e nel commercio di materiali ferrosi, oltre che nell’immobiliare. Presenti inoltre 22 fabbricati, 10 terreni, un veicolo e disponibilità finanziarie per circa 500 mila euro.

SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI, COINVOLTI GIA’ NEL MIRINO

Sulla famiglia Polizia e DdA di Roma avevano già indagato nel 2017 nell’ambito della operazione cosiddetta ‘Dark Side’. In quell’occasione, fu accertata l’esistenza di un sodalizio criminale dedito allo smaltimento illecito di rifiuti anche tossici. I quali venivano sversati più volte generando ingenti guadagni.

A conferire il materiale fu anche un’azienda di Ardea di proprietà del nucleo familiare. Che avrebbe gestito notevoli quantità di rifiuti speciali, portandoli in una discarica abusiva ad Aprilia. Una condotta che è costata ai tre una condanna in primo grado da parte del Tribunale di Roma.

I guadagni illeciti sarebbero serviti in primis a finanziare la stessa società. In questo modo, se ne nascondeva la genesi operando attività di autoriciclaggio e intestazione fittizia. Con essi inoltre gli indagati acquisivano ulteriori utilità, che venivano poi nascoste dietro altri incastri di società.

NUOVA VITA ‘A SORPRESA’ PER L’EX CINEMA PALAZZO 

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Rudi Garcia sposa Francesca Brienza a Roma il primo maggio.

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Rudi Garcia sposa Francesca Brienza a Roma il primo maggio.

Rudi Garcia, l’ex allenatore della Roma che ha combinato disastri al Napoli e ora fa il CT del Belgio, sta per sposare la giornalista sportiva Francesca Brienza dopo 11 anni di tira e molla: si sono conosciuti nel 2014 a Trigoria, dove lui flirtava con il calcio italiano e lei con le telecamere. Ma attenzione, Totti snobba la festa! #MatrimonioFallimentare #RudiIlSposo #FrancescaLaGiornalista #CalcioScandalo #ViralWeddingDrama (278 caratteri)

L’Incontro Iniziale

Si sono incrociati nel 2014 a Roma, quando Garcia era un allenatore alle prime armi in Italia e Brienza lavorava per Roma Tv. All’epoca, lui era tutto fuoco e fiamme per la panchina giallorossa, che poi ha abbandonato come un cattivo investimento, e lei era lì a intervistare i big. Oggi, con una figlia di due anni, la coppia trasforma quel flirt professionale in un matrimonio da urlo – perché nel calcio, l’amore vince dove le vittorie in campo falliscono.

I Dettagli del Matrimonio

In realtà, Garcia e Brienza si sono già sposati civilmente a gennaio a Cannes, ma il vero show arriva il 1° maggio a Roma: rito religioso nella chiesa di San Luigi dei Francesi, seguito da una cena per 250 persone a villa Miani. Niente di modesto, eh? Sembra che Garcia, dopo le figuracce sul campo, voglia sfoggiare un trionfo nella vita privata – chissà se inviterà anche i suoi ex presidenti per una bella ramanzina.

Un Retroscena Audace

Brienza ha confessato che Garcia la corteggiava con stile, ma prima di accettare un invito a cena a Parigi, ha avvisato il suo direttore per non mischiare lavoro e passione. Insomma, una mossa da professionista, non come certi allenatori che confondono tattiche di gioco con quelle sentimentali. E pensare che Garcia, con il suo passato turbolento, potrebbe insegnare un master su come gestire un “fuorigioco” amoroso.

Gli Invitati Mancanti

Alla festa non ci sarà Francesco Totti, l’ex capitano della Roma, che tutti davano per scontato. Forse è troppo impegnato a ricordare i bei tempi o semplicemente non vuole assistere al matrimonio di un allenatore che ha deluso i tifosi. Per il resto, i nomi dei vip restano top secret – ma scommettiamo che sarà un evento pieno di ex calciatori e giornalisti, pronti a chiacchierare di goal e gossip.

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Parioli, sequestro record di hashish: oltre 1,3 tonnellate per la movida di Roma Nord

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Parioli, sequestro record di hashish: oltre 1,3 tonnellate per la movida di Roma Nord

I narcos di Roma hanno pensato di trasformare la Città Eterna in un grande spaccio, ma la polizia ha rovinato la festa sequestrando oltre una tonnellata e trecento chili di hashish in una notte da tregenda! Settanta agenti hanno sudato sette camicie fino all’alba per contare e catalogare questa montagna di erba illegale, che secondo le fonti investigative è una delle più grosse operazioni antidroga mai viste nella Capitale. #RomaDroga #SequestroRecord #NarcosItaliani #BlitzAntidroga #CrimineVirale

L’Operazione da Film d’Azione

Gli sbirri del commissariato Salario Parioli hanno lavorato come formiche operaie per ore, mettendo sotto chiave un carico da capogiro. Fonti qualificate parlano di un’attività investigativa durata giorni, che ha permesso di sgamare un deposito nel nord della città, trasformato in un vero e proprio magazzino per lo stoccaggio della roba. Niente di elegante come un hotel a cinque stelle: solo un’area commerciale piena zeppa di hashish pronto per la distribuzione.

La Rete dei Trafficanti Senza Frontiere

Sembra che dietro tutto questo ci sia un’organizzazione con tentacoli internazionali, che confeziona l’hashish in panetti e lotti per inondare il mercato romano. Gli inquirenti puntano il dito su zone come i Parioli e Ponte Milvio, dove la movida notturna è un affare serio. Questo sequestro è un bel ceffone al business della droga, con un valore economico che fa girare la testa – chissà quanto si arrabbieranno i boss per questa perdita!

L’Eco di un Blitz Precedente

Non è la prima volta che Roma fa tremare i narcos: basti pensare all’operazione di settembre a Monte Mario, dove la Squadra Mobile ha beccato 735 chili di hashish su un tizio di 61 anni. Seguendo le sue chiavi, hanno scovato altri 400 chili in un box lì vicino, e pure un complice di 31 anni. Insomma, i poliziotti stanno diventando dei veri segugi, ma i criminali non demordono.

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