Taxi a Roma, trovarne uno a breve potrebbe essere un pò meno un’impresa. Merito di uno delle norme contenute nel cosiddetto ‘Decreto Asset’.
Stiamo parlando del concorso straordinario che mette in palio licenze aggiuntive per i taxi. Il pacchetto di cui fa parte, licenziato dal CdM lo scorso 7 agosto, ha ricevuto ieri il via libera del Senato. Esso potrà essere bandito da città metropolitane, dai capoluoghi oltre che dai comuni in cui ci sono aeroporti internazionali.
TAXI A ROMA, LA SITUAZIONE E I TEMPI (STRETTI) PER LA SOLUZIONE
I quali potranno aumentare le licenze attive sul proprio territorio fino ad un massimo del 20%. A Roma infatti ci sono ben pochi taxi a fronte di una quantità di turisti in costante aumento. Solo 2,7 quelli presenti per mille abitanti (contro i 3,4 di Milano). Le criticità maggiori riguardano soprattutto le stazioni e gli snodi cittadini.
Una situazione alla quale il Campidoglio pensa di porre rimedio con 1560 nuove licenze. Le quali andranno ad aggiungersi alle 7800 già attive. I tempi per istituirle sono però piuttosto stretti: se si vuole arrivare preparati all’appuntamento con il Giubileo del 2025, infatti, il concorso dovrà essere bandito entro il 2023.