Erdogan è entrato sfondando la porta nel dibattito attorno all’attacco di Hamas ai danni di Israele prendendo una così netta posizione da fugare qualsiasi dubbio sulle sue posizioni future, si sta aprendo uno squarcio proprio alle porte dell’Europa.
“Israele commette crimini contro l’umanità a Gaza, per questo considero Hamas non un gruppo di terroristi, come dichiarato dall’Ue, ma di liberatori. “Liberatore” è l’epiteto dato al gruppo di Hamas da Erdogan, questa parola impedirà qualsiasi scambio diplomatico da qui in avanti tra l’Europa e la Turchia.
La verità è che Erdogan è stanco per lottare per il suo sogno nel cassetto: entrare nell’eurozona e così si è lasciato sedurre dal fascino dell’opposizione (che ha sempre tenuto a bada quando si faceva bello per l’UE), le sue parole sono un coltello affilatissimo nella costole di quei paesi Europei che avevano votato per l’entrata nell’UE della Turchia.
Prima gli intensi scambi con Putin , ora la presa di posizione nei confronti di Israele: la Turchia si sta staccando dall’Occidente, la sua ideologia andrà sempre di più alla deriva fino ad avvicinarsi pericolosamente all’Oriente anti-atlantista.
Lontano anni luce il tempo dell’occidentalizzazione della Turchia il futuro della nazione non va nella stessa direzione delle culture occidentali, il sovranismo vince sul resto delle posizioni interne nel paese.