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Il Killer di Prati uccise tre donne, sappiamo la data del processo

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Il Killer di Prati uccise tre donne, sappiamo la data del processo

Femminicidio Prati: Il killer del centro messaggi, un uccisore senza scrupoli  morali di alcun tipo, l’unico scrupolo era scegliere bene le sue prede, indifese  e ucciderle con una rabbia efferata.

Molto sappiamo su di lui e passato ormai un anno dalla sua cattura, possiamo dire con certezza che Giandavide de Pau sarà processato per Triplice Omicidio Volontario “aggravato dai futili motivi” il 7 novembre di questo anno.

Femminicidio Prati: Al processo di novembre è stato richiesto esplicitamente che sia i familiari della vittime sia i membri dell’associazione italiana vittime vulnerabili di reato si costituiscano parte civile durante il processo.

Due ragazze cinesi che lavoravano giorno e notte per costruirsi un futuro nella capitale, che vivevano in Centro a Prati dove possedevano un centro massaggi e che non meritavano assolutamente una fine tanto crudele nelle mani di De Pau.

Un altra donna, questa volta Colombiana, era finita tra le mani dell’assassino e al processo i suoi genitori potranno vedere dal vivo la dura scure della legge abbattersi sul killer. A differenza delle altre due questa aveva 65 anni quando De Pau ha sferrato il colpo fatale.

Solo il 7 novembre sapremo se De Pau riuscirà a farsi scontare buona parte della pena perchè giudicato completamente pazzo dalle diverse perizie psichiatriche condotte su di lui negli ultimi mesi.

Sappiamo che 10 anni fa era stato valutato dalle perizie psichiatriche del tempo come “affetto da disturbo di personalità borderline” e quindi altamente minaccioso sia per lui che per gli altri se lasciato senza supporto e cure psichiatriche.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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