Attualità
Incidente in Via Flaminia, gravissimo un 21enne alla Stazione di Labaro
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Via Flaminia: Le 7:00 di mattina per i Romani che si trovano a transitare per le varie stazione ferroviarie della capitale sono un vero incubo, soprattutto nella frenesia dell’ora di punta.
Via Flaminia: Verso quell’ora Giovedì 19 Ottobre un ragazzo di appena 21 anni si è trovato drammaticamente coinvolto in un incidente tra due auto, lui pedone, rimanendo in fin di vita.
Lo scontro è avvenuto ad alta velocità, coinvolgendo una Toyota e una fiat Doblò con i conducenti, entrambi in stato di shock portati al San Filippo Neri per i Test Tossicologici.
Per il centinaio di persone che in quell’istante affollavano la stazione non ci sono dubbi: la velocità elevata dei veicoli su quel tratto è la prima causa di incidenti.
La questione centrale è proprio la scarsa sicurezza dentro e attorno alle stazioni che spesso sono tra i luoghi meno sicuri nei quali transitare in tutta la città.
Via Flaminia: L’assenza di dossi, il continuo non rispettare le regole della strada da parte dei conducenti e le stazioni sovraffollate causano ogni settimana numerosi incidenti.
All’arrivo degli agenti di polizia locale del XV gruppo Cassia erano numerosi coloro che avevano già prestato soccorso al ragazzo, non mancava chi scattava foto e faceva video.
Il ragazzo incosciente a terra, rimasto nella stessa posizione in cui è caduto dopo lo schianto era bloccato alla vista dei passanti dalla cinta di persone che gli stavano attorno.
Non ha ripreso senso nemmeno all’arrivo dell’ambulanza che lo ha caricato sul mezzo in tutta velocità, c’è la paura di un grave danno alla testa dovuto all’impatto con il suolo.
Attualità
Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima
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Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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