Cronaca
Investita e uccisa a Largo Preneste, preso il pirata della strada
Investita e uccisa a Largo Preneste, l’uomo è stato fermato alle porte di Roma

Investita e uccisa a Largo Preneste, il caso è chiuso. Si è conclusa dopo poco meno di una settimana la latitanza del responsabile.
Gli inquirenti lo cercavano dallo scorso 29 settembre, quando ha spezzato la vita di una donna filippina. Poco dopo l’incidente, gli agenti della Polizia Locale del Gruppo Prenestino avevano individuato l’auto su cui era al volante. E ora nella loro rete è finito anche lui.
Si tratta, riporta Leggo, di un 30enne già noto alla giustizia. Il suo arresto è avvenuto questa mattina sull’autostrada A1, alle porte di Roma. Dovrà rispondere della morte della 42enne, avvenuta dopo un giorno di agonia all’ospedale Umberto I.
La donna è stata travolta mentre attraversava la strada. A falciarla una Panda bianca presa a noleggio, che proveniva da via dell’Acqua Bullicante. L’impatto è stato violentissimo e ha fatto sbalzare la poveretta diversi metri in avanti.
INVESTITA E UCCISA A LARGO PRENESTE, IL RACCONTO DI UN TESTIMONE
Il conducente dell’auto, racconta un testimone, “è sceso, si è accovacciato sopra la donna, poi, disperato, si è messo le mani tra i capelli. Quindi è scappato via, sgommando e travolgendo tre auto parcheggiate, tra cui un taxi“.
Pensava di aver fatto perdere le sue tracce. Ma non aveva fatto i conti con le telecamere della zona, che hanno permesso agli inquirenti di risalire alla sua identità. Poco dopo il sinistro aveva abbandonato la Panda in via Ottoboni, a circa due chilometri dal luogo dello schianto.
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La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
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