Cronaca
Matricidio a Primavalle, parla il figlio assassino: “L’ho fatto senza motivo”
Matricidio a Primavalle, la versione agli inquirenti del 59enne Massimo Barberio

Matricidio a Primavalle, il killer inizia a ‘cantare’. Di fronte a chi indaga, l’uomo ha rivelato come si sono svolti i fatti e confessato le sue emozioni per quanto potrà per essi subire.
Il delitto è avvenuto lo scorso 19 settembre. Il 59enne ha ucciso la madre di 88 a coltellate e poi l’ha nascosta in un armadio. Qui il corpo è rimasto per 11 giorni, prima che l’uomo si decidesse a chiamare i Carabinieri. E nel verbale di interrogatorio, riportato da Repubblica, spiega perchè l’ha fatto.
“Ho pensato che non avesse senso continuare a tenerla chiusa lì“. Il raptus sarebbe stato improvviso: “Ero in dormiveglia e le ho dato il buongiorno. Poi ho visto che c’era il coltello e sono partito. L’ho fatto senza un motivo. Ho preso il coltello dal bordo del lavabo e, quando lei si è voltata per fare il caffè, l’ho colpita da dietro per tre volte, sul lato destro“.
Poi sulle fasi dell’occultamento del cadavere, aggiunge: “L’ho messa in due sacchi neri e l’ho portata nella sua camera da letto. Poi l’ho messa nell’armadio, adagiata su un tappeto“. Ma il forte odore l’ha spinto, dopo qualche giorno, ad effettuare un intervento di sigillatura.
“Ho usato la plastica bianca, quella che si usa per riparare. Ho sigillato sia l’armadio che la porta della camera. Poi ho utilizzato del cemento“. In lacrime, si è detto “consapevole di non aver risolto nulla” e di “meritare la punizione“. A questo proposito, ha ammesso di temere il carcere e di essere dispiaciuto per la madre.
MATRICIDIO A PRIMAVALLE, NUOVI ESAMI PER L’ASSASSINO?
Adesso la palla passa al GIP, che dovrà convalidarne il fermo. Non si esclude però che il 59enne possa essere sottoposto a nuovi esami che ne accertino lo stato psichiatrico. A confermarlo il suo legale, che ha svelato che potrebbe procedere con la richiesta già nelle prossime ore.
Cronaca
Acquisto di immobili da Enti da parte del Comune di Roma per affrontare la carenza di 70mila case

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha affrontato la questione della casa nella Capitale durante il convegno “All we need is Home”, la prima Conferenza Internazionale sulla Casa di Roma. L’evento, che si svolge al Palazzo delle Esposizioni, è parte della nuova alleanza internazionale ”Mayor for housing”. Gualtieri ha dichiarato: «Ci siamo impegnati a fondo, spingendo al massimo delle nostre possibilità materiali, con uno stanziamento senza precedenti: 220 milioni per l’acquisto di immobili anche da enti, già siamo a 120 acquistati, 88 con un acquisto ormai finalizzato».
Un salto di qualità
Gualtieri ha sottolineato la necessità di un “salto di qualità” nelle politiche abitative. Ha annunciato che è in arrivo una delibera per la realizzazione di 30 mila alloggi di Edilizia residenziale sociale in dieci anni, affermando che «la casa deve essere messa al centro delle politiche europee». Ha evidenziato l’importanza di ripristinare politiche pubbliche significative a livello sia nazionale che europeo.
La necessità di risorse
L’assessore al Patrimonio e Casa, Tobia Zevi, ha evidenziato che «le città europee vogliono essere protagoniste di un nuovo grande piano europeo per la casa: servono soldi subito, anche in prospettiva». Ha spiegato che è fondamentale sviluppare un piano per i fondi non spesi degli attuali programmi e per il periodo 2028-2034, includendo nuove costruzioni e rigenerazione degli immobili.
Rigenerazione urbana
Zevi ha anche comunicato che «secondo le stime del Cresme a Roma servono 70mila case in dieci anni». Ha descritto alcuni progetti di rigenerazione urbana, tra cui il cantiere del Porto Fluviale, dove un vecchio deposito sarà trasformato in 54 alloggi popolari. Altro progetto di rilievo è quello dell’R5 a Tor Bella Monaca, dove si sta lavorando a una grande riqualificazione, compreso l’efficientamento energetico e la creazione di spazi pubblici più accessibili. Questi interventi sono finanziati anche con risorse europee del Pnrr.
Cronaca
Strisce blu a Ponte Milvio anche durante le partite di Roma

Il consiglio del Municipio XV di Roma ha approvato ieri una delibera per l’istituzione delle strisce blu a Vigna Clara, Fleming e Ponte Milvio. La sosta sarà gratuita per due auto per ogni residente, verranno previste tariffe agevolate per i lavoratori e gratuità per le associazioni di volontariato. Inoltre, si prevede di estendere la sosta a pagamento durante gli eventi allo Stadio Olimpico e di potenziare il servizio degli autobus nei quartieri coinvolti.
Prossimi passi
La delibera dovrà ora essere esaminata dal dipartimento Mobilità del Comune, che è responsabile della progettazione e della realizzazione delle nuove aree di sosta.
Reazioni
Il presidente del Municipio Roma XV, Daniele Torquati, ha affermato che il provvedimento risponde a richieste di residenti e commercianti e contribuirà a «favorire una maggiore rotazione dei posti auto, con benefici per le attività commerciali». L’assessore Martelli ha aggiunto che sarà un valido strumento «per contrastare la sosta selvaggia in occasione dei grandi eventi allo Stadio Olimpico».
Dall’autre parte, le opposizioni, rappresentate da Fratelli d’Italia e Forza Italia, si sono espresse contro la delibera, sostenendo che «le risorse andrebbero gestite meglio» e criticando l’approccio del Partito Democratico. I consiglieri dell’opposizione hanno affermato che l’amministrazione comunale sta cercando di «fare cassa» attraverso l’estensione dei parcheggi a pagamento.
Torquati ha difeso la decisione, definendola «uno strumento utile» e criticando le polemiche delle opposizioni come «superficiali e sempre antistoriche», aggiungendo che è necessario affrontare i problemi con una visione futuristica per migliorare la gestione urbana e la qualità della vita dei cittadini.
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