Italia
Video-A Pratica di Mare atterrano 200 Italiani fuggiti da Israele

Pratica di Mare: “Nella zona orientale di Gerusalemme, eravamo in visita all’interno di un convento quando abbiamo avuto bisogno di rivolgerci al personale dell’unità di crisi, il quale si è dimostrato straordinariamente competente”.
Racconta uno degli italiani rientrati in Italia questa mattina da Tel Aviv a Pratica di Mare grazie a un volo dell’Aeronautica Militare con il supporto del Ministero degli Affari Esteri.
Tra le 400 persone che sono già tornate in Italia, la maggior parte era in Israele per trascorrere le vacanze, ma c’erano anche diversi volontari.
“Eravamo a Tel Aviv in vacanza da una settimana,” racconta una coppia originaria dei Castelli Romani, accompagnata dalla loro figlia di soli 4 anni.
“Abbiamo sentito gli allarmi e inizialmente non sapevamo cosa stesse accadendo. Successivamente ci hanno consigliato di cercare riparo e sdraiarci a terra, ma non abbiamo mai avuto abbastanza tempo per raggiungere un rifugio, dato che c’erano solo 90 secondi tra l’allarme e le esplosioni dei missili di Hamas, che fortunatamente sono stati intercettati dagli Iron Dome.
A Tel Aviv, non abbiamo assistito ai terribili eventi che si sono verificati altrove e che sono stati ampiamente riportati dai media. C’era sicuramente paura, e ora, dopo tutto questo, prevale soprattutto la stanchezza.
Ma, nonostante l’insicurezza, ci siamo sentiti al sicuro. In Israele sono estremamente organizzati, sanno esattamente come gestire situazioni di emergenza e ci hanno fornito chiare direttive.
“La presenza diffusa dell’esercito ci ha fatto sentire al sicuro”, dicono da Pratica di Mare gli Italiani appena atterrati.
Cronaca
Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.
Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.
Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.
La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte
Cronaca
In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.
Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.
La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.
La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.
-
Attualità2 giorni fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità4 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef
-
Attualità7 giorni fa
Mancanza di un sondino causa la morte del paziente in clinica a Roma: anestesista a processo