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Cronaca

Spaccio a Tor Bella Monaca, 27 persone in manette

Spaccio a Tor Bella Monaca, carabinieri e polizia smantellano piazza nel quartiere

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Spaccio a Tor Bella Monaca, 27 persone in manette

Spaccio a Tor Bella Monaca, la rete finisce nella…rete. E con essa i circa 3 milioni di euro che ogni anno garantiva ai gestori.

Questi ultimi, secondo gli investigatori, sarebbero due uomini al vertice di altrettanti sodalizi criminali. In tutto sarebbero 27 le persone ai cui polsi sono scattate le manette. Di queste, 24 sono state trasferite in carcere e 3 agli arresti domiciliari.

Numerosi i reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo: associazione per delinquere a fine di narcotraffico; detenzione e cessione di stupefacenti; ricettazione, detenzione e porto d’armi da sparo; tentato omicidio e lesioni aggravate dal metodo mafioso.

SPACCIO A TOR BELLA MONACA, LE INDAGINI PRE-OPERAZIONE

L’operazione sarebbe il culmine di due distinte indagini. La prima, condotta nella piazza di spaccio ai civici 38 e 40 di via dell’Archeologia. La seconda, avviata a seguito del tentato omicidio di due inseriti nel contesto criminale. Le fasi della sparatoria che vide coinvolti furono ricostruite dai Carabinieri di Frascati.

I quali, nel corso dei lavori, rinvenirono e poi sequestrarono 1300 dosi tra cocaina, eroina, marijuana e hashish. Le indagini permisero inoltre di venire a conoscenza dei ‘castighi’ esemplari con cui le organizzazioni criminali punivano gli infedeli e inadempienti.

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Cronaca

Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

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Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.

Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.

Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.

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Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

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Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

Sabato sera a Frascati, un adolescente di 16 anni è stato accoltellato in un tragico episodio legato a una discussione su una felpa del valore di sessanta euro. Giacomo, il fratello, ha raccontato l’accaduto chiedendo: «Mio fratello sarebbe stato accoltellato per una felpa da sessanta euro?», sottolineando l’assurdità della situazione.

Frascati, il fratello del 16enne accoltellato: «È mite e studioso. Non sappiamo se si salverà»

Giacomo ha descritto Matteo come un ragazzo mite e studioso, e ha riferito che il fratello non indossava da tempo felpe nuove, preferendo un giubbotto rosso regalo dei genitori. Ha chiarito che non esisteva la necessità di denaro maggiore per una felpa, esprimendo incredulità sul fatto che il fratello stesse rischiando la vita per un episodio così banale.

«Una pazzia»

Matteo non aveva mai parlato con Giacomo di cifre elevate legate a vestiti e non era coinvolto in attività illecite. Giacomo ha citato l’assenza di droghe nella vita del fratello, dicendo: «Sarebbe allucinante credere davvero a questo, mio fratello rischia di morire per una felpa? Non è possibile». Attualmente, il 14enne che ha colpito Matteo è in custodia e si trova presso una struttura minorile.

Le ricerche

Le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’arma utilizzata, un coltello da cucina, non lontano dal luogo della colluttazione. Gli investigatori non hanno trovato elementi che possano sostenere il movente collegato all’acquisto della felpa, mentre i cellulari dei due ragazzi sono stati sequestrati per ulteriori indagini. I vicini descrivono il 14enne come un ragazzo educato e rispettabile, sorpresi dalla gravità dell’evento.

Le indagini sono attualmente aperte, in attesa dell’interrogatorio di convalida. La comunità cerca di capire come un simile dramma possa essere accaduto.

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