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Sparatoria shock a Civitavecchia: 4 militari feriti nell’inseguimento di un furgone

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Sparatoria shock a Civitavecchia: 4 militari feriti nell’inseguimento di un furgone

Civitavecchia: Un auto rubata, 4 gazzelle dei Carabinieri per fermarla a qualsiasi costo e un enorme tratto di strada tra Santa Marinella e Ladispoli coinvolto nell’inseguimento.

Questi sono i punti chiave della terribile vicenda che ha coinvolto il Litorale Romano e che rimane la news calda delle ultime ore.

Un controllo di routine si è rilevato un vero e proprio inferno per i Carabinieri, che hanno cominciato a inseguire l’automobilista alla guida del furgone dopo che questo ha evitato il posto di blocco.

Il furgone è sfilato ad un passo dalla macchina dei Carabinieri ferma, sfiorando il Carabiniere che esponeva la paletta di Alt, si è salvato per un pelo.

La Gazzella dei Carabinieri si è subito messa in moto per raggiungere tempestivamente il furgone sparato a velocità altissima sulla strada trafficata.

Gli spari cominciano appena i Carabinieri scoprono che il veicolo è rubato, partono proprio dalla Gazzella e sono indirizzati alle ruote del veicolo, che miracolosamente si salvano.

Civitavecchia: A quel punto scoppiano i primi colpi, questa volta dal furgone in fuga, sparati probabilmente per far rallentare le gazzelle che si erano avvicinate per speronarlo.

La velocità altissima e la necessità di schivare i colpi del furgone ha causato lo scontro tra due macchine dei militari, nel quel sono stati feriti i 4 agenti, comunque in condizioni non gravi.

Intanto però al seguito del furgone si stagliavano già altre macchine della polizia, una di queste ha terminato la corsa sfrenata del furgone, speronato dagli inseguitori.

Il fuggitivo si ripara e prende la pistola, cominciano i suoi disperati tentativi di tenere lontani gli agenti sparandogli addosso. Viene catturato pochi minuti dopo .

Incidente in Via Flaminia, gravissimo un 21enne alla Stazione di Labaro

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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