Cronaca
Ubriaco e senza casco: tragedia sfiorata a Piazza di Spagna
Ubriaco e senza casco. Ma la moto su cui sfrecciava non aveva neanche assicurazione e revisione

Ubriaco e senza casco. E per poco non ne faceva le spese una bambina, che un miracolo ha salvato dall’essere investita.
Succede a pochi passi dalla scalinata di Trinità De’ Monti, una delle zone più centrali della Capitale. Il protagonista, un 47enne, si è beccato una denuncia con l’accusa di guida in stato di ebbrezza.
Condotta alla quale ha aggiunto l’essere privo della protezione del capo, ma non solo. Quando i vigili gli hanno intimato di fermarsi, per tutta risposta ha tirato dritto. Inoltre, dai successivi accertamenti, si è scoperto che la moto su cui viaggiava, insieme ad un’altra persona, non aveva nè assicurazione nè revisione.
Incredibili sono state anche le fasi dell’inseguimento cui i caschi bianchi lo hanno sottoposto dopo il mancato alt. Entrambi hanno infatti sfidato semafori rossi, sensi vietati e pedonali. La folle corsa fortunatamente si è conclusa in via del Fiume, dove il motociclista è stato bloccato.
UBRIACO E SENZA CASCO, 47ENNE DENUNCIATO E MULTATO
Gli agenti gli hanno subito fatto il test etilometrico, rilevando un tasso di 2,47 g per litro. Oltre alla denuncia, all’uomo sono state comminate le sanzioni per aver violato diversi articoli del Codice della Strada. Anche il veicolo è infine stato fermato e posto sotto sequestro amministrativo.
Cronaca
Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

Ha cercato di violentare delle donne nelle stazioni di Roma. E per questo – dopo indagini lampo – è stato arrestato: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne originario dell’Eritrea, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale continuata e lesioni personali ai danni di due donne.
Violenza sessuale alle stazioni di Roma
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate all’alba del 18 marzo, a seguito di una richiesta di aiuto al 112 da parte di una donna, in via Camasena, nei pressi della Stazione ferroviaria Roma Tiburtina. La vittima ha raccontato ai militari che, intorno alle ore 5 del mattino, era stata avvicinata da un uomo con la scusa di chiederle una sigaretta e che quest’ultimo l’avrebbe afferrata per il polso e per il collo, per poi spingerla e immobilizzarla a terra con la forza del proprio peso, iniziando a baciarla. La donna è riuscita a divincolarsi colpendolo a calci e strappandogli dei capelli, costringendolo così alla fuga. La donna, soccorsa, ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima e alle testimonianze raccolte da alcune persone che si sono affacciate alla finestra dopo aver sentito le urla, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, riuscendo a ricostruire l’interno percorso dell’uomo attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. È stato quindi accertato che, subito dopo l’aggressione, si era diretto verso la Stazione Tiburtina, dove è stato ripreso chiaramente in volto dalle telecamere mentre tentava di salire a bordo di un treno ad alta velocità diretto a Venezia, ma sarebbe poi stato fatto scendere dal personale di bordo.
L’altra violenza
Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna e una sua amica hanno denunciato un episodio analogo, avvenuto in via dei Dauni, nei pressi della Stazione di Roma Termini. Anche in questo caso, le donne hanno denunciato che l’uomo si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere qualcosa e avrebbe cercato di bloccare e baciare una delle due, venendo però respinto grazie all’intervento dell’amica. Le due donne, dopo essersi accorte che l’uomo le aveva seguite fino a casa, notando che era rimasto ancora nei pressi della loro abitazione, hanno contattato il 112 e, grazie ad un’accurata descrizione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in via Tiburtina Antica, mentre indossava ancora gli indumenti della mattinata.
Le dinamiche ricostruite per entrambi gli episodi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, sia mediante le immagini di videosorveglianza, sia nelle denunce sporte dalle vittime. Decisivo è stato anche il riconoscimento degli abiti indossati e il fatto che lo stesso operasse con il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto. I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno quindi sottoposto a fermo, che è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per lui la misura della custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.
Cronaca
Lazio si prepara alla sfida con il Torino, nuove difese e innesti in attacco

Contro il Torino, lunedì all’Olimpico, il tecnico “farà accomodare in panchina diversi nazionali”. Questa decisione arriva in un periodo di stanchezza accumulata dagli atleti, richiedendo una gestione attenta delle risorse per affrontare al meglio il match.
Priorità di recupero
La scelta di preservare i giocatori impegnati con le rispettive nazionali dimostra l’intenzione di dare priorità al recupero fisico e mentale, fondamentale in vista delle prossime sfide.
Allenamento e preparazione
Durante la settimana, il tecnico ha intensificato le sedute di allenamento, focalizzandosi su strategie specifiche per massimizzare le prestazioni della squadra, anche con elementi freschi e motivati in campo.
Aspettative per la partita
Il match contro il Torino sarà cruciale, non solo per il punteggio, ma anche per il morale della squadra. “La preparazione strategica” è stata un tema ricorrente nelle dichiarazioni del tecnico, che punta a ottenere un risultato positivo nonostante le assenze programmato.
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