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Coppa Davis, pesanti accuse del papà di Fognini: “Soldi per la maglia azzurra”

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Coppa Davis, pesanti accuse del papà di Fognini: “Soldi per la maglia azzurra”

Il padre di Fognini svela retroscena sulla Coppa Davis, senza fare nomi

Il recente torneo di Coppa Davis ha catalizzato l’attenzione degli appassionati di tennis e, parallelamente, è stato oggetto di polemiche e controversie.

Fabio Fognini è stato escluso dal team italiano e suo padre, Fulvio Fognini, ha acceso un dibattito pubblico con un commento su un social network, sottolineando implicitamente che qualcuno avrebbe chiesto compensi economici per indossare la maglia azzurra. Tali affermazioni hanno generato curiosità e speculazioni tra i followers.

Questo episodio si inserisce in un contesto in cui l’Italia ha trionfato nella Coppa Davis, mentre Fognini ha ottenuto una vittoria nel challenger di Valencia, in Spagna. La controversia, riporta Fanpage, risale a diversi mesi fa, quando il giocatore ligure è stato escluso dal team azzurro e ha originato una discussione con il capitano Volandri. Sui social, il padre di Fabio Fognini ha espresso una critica in modo non equivoco, lasciando intravedere che un membro del team avrebbe richiesto un compenso per partecipare alla Coppa Davis. Queste dichiarazioni hanno stimolato l’interesse della comunità online.

Tra i commenti al post del figlio, un utente ha elogiato l’atteggiamento di Fabio in maglia azzurra e Fulvio Fognini ha colto l’occasione per formulare un’allusione al presunto comportamento poco etico di un membro del team italiano in Coppa Davis. Ha dichiarato: “Senza mai chiedere un euro a differenza di UNO che lo ha fatto…”. Tali parole hanno dato il via a ipotesi e tentativi di individuare il soggetto al centro delle accuse, suscitando una risposta enigmatica da parte dell’interessato.

In seguito, sono emersi tentativi di individuare la persona incriminata, con suggerimenti riguardanti giocatori noti. Tuttavia, Fulvio Fognini ha smentito alcune ipotesi e ha mantenuto un atteggiamento risoluto nelle sue affermazioni, alimentando ulteriori congetture. Nonostante il coinvolgimento di terze persone, non è emerso alcun nome specifico come destinatario delle critiche.

Non è stata menzionata alcuna implicazione negativa nei confronti degli ex compagni di squadra di suo figlio, tra cui amici e colleghi di Fabio Fognini come Bolelli. Tuttavia, l’accentuato dissenso espresso da Fulvio Fognini nel suo commento evidenzia un presunto comportamento non etico di un membro della squadra italiana di Coppa Davis, senza però identificare esplicitamente l’individuo in questione.

Infine, è emerso che alcuni osservatori hanno ipotizzato che le dichiarazioni del padre di Fabio Fognini possano essere ricollegate a episodi precedenti in cui aveva manifestato disapprovazione nei confronti del capitano Volandri, sollevando dubbi sulle decisioni da quest’ultimo prese riguardo alla selezione dei giocatori. Tali controversie si sono riproposte, ricalcando cronache passate e suscitando ulteriori interrogativi sulle dinamiche interne al team italiano di Coppa Davis.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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