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Cronaca

Roma: due morti sulle strade nella notte di ieri, siamo a quota 176

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Roma: due morti sulle strade nella notte di ieri, siamo a quota 176

Nella notte, mentre la città si preparava a concludere la Giornata in ricordo delle vittime della strada, due vite si sono interrotte in circostanze tragiche a Roma- Cronaca di Roma

Cronaca Roma: Un 45enne, Luis Alfonso Guaman Ushiña, e un 40enne, Liviu Patrintas, hanno trovato la morte in incidenti separati, segnando un triste capitolo nella sicurezza stradale della capitale. Le inchieste sono in corso, ma l’urgenza di migliorare la sicurezza stradale, risolvere problemi infrastrutturali e garantire una migliore illuminazione nelle aree critiche è evidente.

Ushiña, originario dell’Ecuador e da tempo residente a Roma, ha perso la vita in un impatto tra la sua moto e una Toyota Yaris guidata da un ragazzo di 19 anni su via Cassia, nel parco di Veio. Mentre Patrintas è stato travolto e ucciso da una BMW mentre camminava sul ciglio di via di Castel di Leva, nei pressi di un distributore di benzina.

Entrambi gli incidenti hanno portato alla luce problemi infrastrutturali e di sicurezza, come la mancanza di barriere divisorie e scarsa illuminazione.

Le autorità locali, intervenute prontamente, hanno chiuso le strade coinvolte negli incidenti, ma i danni erano già irreversibili. Mentre il giovane automobilista coinvolto nel primo incidente è stato ricoverato, potrebbe essere indagato per omicidio stradale.

Cronaca di Roma: Nel secondo caso, nonostante l’assenza di alcol o droghe nei test effettuati sull’autista, l’indagine prosegue per cercare di comprendere le cause precise dell’incidente.

Questi tragici eventi si inseriscono in una realtà più ampia di pericoli stradali a Roma: 37 pedoni hanno perso la vita dall’inizio dell’anno, mentre complessivamente si contano già 176 vittime per incidenti. Le moto e gli scooter rappresentano la metà delle fatalità, mentre i ciclisti ne contano cinque.

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Cronaca

Rosario Coppolino e le sue ambizioni per l’acquisto: una promessa di continuità

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Scoppia la guerra per il Teatro Quirino: chi conquisterà il palco più ambito di Roma? #TeatroQuirino #GuerraDegliImpresari

La Battaglia tra Vecchi e Nuovi Gestori

A Roma, il centralissimo Teatro Quirino è al centro di una vera e propria faida tra impresari, con colpi di scena che tengono tutti con il fiato sospeso. Immaginate: l’attuale direttore decide di sfidare un ex collega per accaparrarsi l’iconico palcoscenico, mettendo in moto una lotta che potrebbe riscrivere la storia del teatro italiano. Ma chi uscirà vincitore da questa epica contesa?

Rosario Coppolino Entra in Scena

Rosario Coppolino, l’attuale direttore del Quirino, ha fatto la mossa decisiva esercitando il diritto di prelazione, una regola che permette all’inquilino di acquistare l’immobile dove opera. Con solo sessanta giorni a disposizione per agire, Coppolino ha già mosso i primi passi ufficiali, come rivelato da fonti vicine alla vicenda. Entro breve, annuncerà i suoi piani durante la presentazione della prossima stagione teatrale il 5 maggio. “Noi ci siamo e ci saremo”, ha dichiarato con determinazione, promettendo continuità per la sua compagnia e per gli anni di successi sul palco di via delle Vergini. Ma riuscirà a tenere testa alla concorrenza?

L’Avversario: Geppy Glejeses e la Sfida Vincente

Dall’altra parte della barricata c’è Geppy Glejeses, l’ex direttore che ha già un piede nel teatro dopo averlo guidato dal 2009 al 2014 con un progetto innovativo che gli valse una gara europea. Ora, insieme a sua moglie Roberta Lucca, attrice di talento, ha firmato un preliminare di compravendita per lo stabile intitolato a Vittorio Gassman. Coppolino, per contrastare questa coppia affiatata, deve ora versare una caparra del 10% del valore dell’immobile – parliamo di ben 465mila euro entro un mese. Senza il supporto del Ministero dei Beni Culturali, che ha preferito restare a guardare, la posta in gioco è altissima. Sarà questa la mossa che deciderà tutto?

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Cronaca

Chi sono gli Urbex: osservatori e esploratori di ville diroccate e fabbriche abbandonate

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Chi sono gli Urbex: osservatori e esploratori di ville diroccate e fabbriche abbandonate

EsploratoriUrbani Scopri i mondi nascosti e pericolosi di Roma, dove l’adrenalina può costare cara!

L’Ascesa dell’Urbex nella Capitale

A Roma, l’urban exploration, o “urbex”, sta conquistando sempre più appassionati. Giovani avventurieri, writer e fotografi si spingono in luoghi dimenticati, dove il tempo sembra essersi fermato. Immagina di esplorare palazzi abbandonati e fabbriche fatiscenti, catturando l’essenza di una città segreta. Tra loro c’era Carlotta Celleno, una 20enne che ha perso la vita nel vecchio Molino Agostinelli, un’icona di questi misteriosi viaggi urbani.

I Luoghi Più Affascinanti e Pericolosi

Dall’ex ospedale Forlanini alla Città dello Sport incompiuta a Tor Vergata, Roma è un paradiso per gli urbex. Pensate a stabilimenti industriali lungo la via Tiburtina o la ex fabbrica della penicillina di San Basilio, dove un 18enne ha sfiorato la tragedia per un selfie estremo. Questi siti, un tempo vividi, ora sono teatri decadenti pieni di sorprese: cattedrali di cemento, ville diroccate e complessi come la Romanazzi a Tor Cervara, un tempo palcoscenico di rave illegali. Ma attenzione: l’eccitazione nasconde insidie come tetti instabili e pavimenti crollati.

I Rischi e le Avventure degli Esploratori

L’urbex non è per i deboli di cuore. Con rischi come l’amianto e la violazione di proprietà private, ogni esplorazione è una scommessa. Gli esperti si muovono in gruppi, equipaggiati e pronti a tutto, studiando i luoghi per documentarli in video virali su YouTube. Ma ci sono anche i temerari che entrano per un selfie mozzafiato, ignorando i pericoli. Le autorità faticano a controllare tutto, lasciando che il fascino di questi mondi perduti attiri sempre più curiosi.

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