Cronaca
Picchiata, Molestata e Vessata davanti al figlio: solo 5 anni di carcere

La vittima, la cui identità sarà preservata per tutelare il figlio minore, ha trovato nel centro di ascolto una salvezza dopo anni di terrore e coercizione- Cronaca di Roma
Cronaca Roma: Una storia di coraggio e sopravvivenza ha trovato un capitolo conclusivo nei tribunali, evidenziando la forza di una donna di 49 anni che ha denunciato il proprio ex convivente per abusi fisici e psicologici, trovando rifugio nel centro anti-violenza del Telefono Rosa.
Il suo ex compagno, un uomo di 39 anni identificato come A.M., è stato condannato a cinque anni e mezzo di reclusione per stalking, violenza sessuale e altri reati.
La storia della donna è un percorso di dolore e resilienza, segnato da episodi di violenza fisica e psicologica. La sua decisione di denunciare è stata preceduta da un passato complicato, dove già dieci anni fa aveva cercato di liberarsi da questa relazione tossica.
Durante i cinque anni di relazione, sono stati documentati episodi di violenza fisica, persecuzioni e persino uno stupro. Una situazione in cui la vittima, come molte altre donne coinvolte in relazioni abusive, aveva trovato difficile riconoscere gli abusi per quello che erano realmente.
Cronaca Roma: Il coraggio della donna nel denunciare e nel resistere alle pressioni del suo aguzzino è stato fondamentale per il verdetto dei giudici della prima sezione penale, che hanno respinto le argomentazioni della difesa.
Questa storia, purtroppo, riflette la complessità di uscire da situazioni di abuso e la difficoltà che molte vittime affrontano nel riconoscere e denunciare tali abusi. Tuttavia, la determinazione e la resilienza della donna hanno portato a una sentenza che speriamo possa rappresentare un passo verso la giustizia e la protezione delle vittime di violenza domestica.
Notizia diffusa dalla sede di Roma del Corriere della Sera
Cronaca
La discussione per un prestito di 60 euro

«Aveva qualcosa in mano, mi ha colpito». Queste sono le parole di Matteo, un ragazzo di quasi 17 anni, che non si rende subito conto di essere stato accoltellato durante una lite con un compagno di scuola. Dopo un confronto fisico, il giovane aggressore, più piccolo di lui, scappa con la sua fidanzata, mentre Matteo, inizialmente senza avvertire il dolore, scopre il taglio sul suo costato e si accascia.
I SOCCORSI
Fortunatamente, una dottoressa di passaggio nei pressi di viale Annibal Caro a Frascati, interviene e riesce a mantenere in vita Matteo per 15 minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza. La situazione è critica: il ragazzo ha subito un colpo al cuore e, durante il trasporto al policlinico romano di Tor Vergata, ha un arresto cardiaco. L’aggressore, un ragazzo che compirà 15 anni a settembre, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ha dichiarato agli investigatori di aver agito per un debito di 60 euro, ma il coltello, lungo 20 centimetri, è stato ritrovato da lui stesso a poca distanza dal luogo dell’aggressione.
LA DINAMICA
Circa alle 20.30, Matteo e i suoi amici si trovano sui Vialoni, quando l’aggressore e la sua fidanzata si avvicinano. Le tensioni tra i due ragazzi sfociano in una colluttazione, culminata con l’uso del coltello. Un solo colpo inflitto dall’alto fa sì che la lama trafigga un polmone e raggiunga il cuore. Dopo l’aggressione, il giovane scappa, getta il coltello e si reca a casa della fidanzata, estranea alla vicenda. Arrestato alcune ore dopo, confessa rapidamente l’accaduto.
Nel frattempo, la comunità è sotto shock. I familiari delle due famiglie esprimono incredulità: «Siamo sconvolti e addolorati», affermano gli zii dell’aggressore, mentre la cugina della vittima sottolinea l’intenzionalità del colpo inferto, affermando: «L’ha colpito al cuore, voleva ucciderlo». La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine, che evidenziano il grave problema dei comportamenti deviati tra i giovani. «Matteo lotta», dicono i medici ai familiari che sperano in un miracolo per riportarlo a casa.
Cronaca
Annuncio di annullamento del matrimonio e debiti per le spese da parte dello sposo

A sei giorni dal matrimonio, Carlo e la sua promessa sposa decidono di annullare tutto. Carla ha gestito le penali per la festa e per i fiori della chiesa, bloccando solo i regali della lista nozze non ancora arrivati. Tuttavia, i regali già consegnati, come un frigorifero e un televisore, si rivelano difficili da restituire. Con un approccio responsabile, Carlo ha rimborsato amici e parenti per le spese sostenute, indebitandosi per decine di migliaia di euro.
Il giorno delle nozze, non riuscendo ad avvertire tutti gli invitati, è andato in chiesa per spiegare la situazione a chi si era presentato. Alcuni non gli hanno creduto, pensando fosse uno scherzo.
Negli anni successivi, Carlo racconta che la decisione di non sposarsi è stata positiva per lui: “Il matrimonio mancato mi è servito a lasciare la casa dei miei. La casa presa in affitto per andarci a vivere in due è diventata la mia abitazione da scapolo”. Oggi è felicemente sposato e la sua ex promessa è rimasta una buona amica, nonché amica della sua attuale moglie, con cui esce spesso. Carlo conclude: “Quando mi guardo indietro, penso che la scelta fatta allora sia stata quella giusta”.
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