Cronaca
Esplosione nel centro migranti, le indagini vertono su accuse pesantissime
Esplosione nel centro migranti, entra nel vivo il lavoro degli inquirenti. Che nei prossimi giorni ascolteranno gli ospiti della struttura di San Lorenzo Nuovo, nel Viterbese. Dai loro racconti sperano di trarre elementi importanti soprattutto in merito alle cause della devastante deflagrazione. Ad occuparsi degli accertamenti sono i Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo. Al momento dello scoppio, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, nel centro alloggiavano 31 persone, tra cui anche minorenni.
Tutte sarebbero rimaste ferite e immediatamente trasportate dai soccorritori negli ospedali della zona. Quelli in condizioni più gravi sono attualmente ricoverati a Roma. Tra essi, quattro al Sant’Eugenio, presso il Centro ‘grandi ustionati’. Avrebbero riportato bruciature di varia entità e al momento la loro prognosi non è ancora stata sciolta. Altri tre invece al Policlinico Gemelli. Per la precisione, una donna, finita in terapia intensiva, e un uomo e un ragazzo, entrambi sotto osservazione.
Sull’episodio sta indagando la Procura del capoluogo della Tuscia, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Il reato ipotizzato sarebbe di disastro colposo. Proprio la pm, Paola Conti, ieri ha ispezionato il luogo dell’esplosione. Al cui interno, secondo il gestore, non ci sarebbero state utenze di gas ma solo elettriche. Stabilire cosa abbia causato la deflagrazione toccherà ora ai periti, la cui nomina è prevista per la prossima settimana.
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