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Filippo Turetta, il benzinaio che ha visto i soldi sporchi di sangue

Il benzinaio che ha rinvenuto denaro sporco di sangue durante la fuga di Filippo Turetta
Durante la sua fuga in Germania, Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato protagonista di un’inquietante scoperta da parte di un benzinaio, che ha trovato dei soldi insanguinati nel proprio distributore automatico.
L’episodio è stato riferito da Mediaset Mattino 5, che ha intervistato il benzinaio e sottolineato l’importanza di agire prontamente in situazioni simili. Mentre era in fuga, Turetta avrebbe utilizzato banconote macchiate di sangue per acquistare la benzina presso il distributore automatico. Vista la situazione, il benzinaio ha deciso di chiamare il numero di emergenza 112 dopo aver scoperto le banconote sporche di sangue nel suo distributore automatico.
Questa decisione è stata giustificata dal timore di trascurare un segnale importante. Le forze dell’ordine hanno successivamente scoperto che Turetta aveva utilizzato 40 euro, inclusi due biglietti da 20, per acquistare la benzina presso la stazione di servizio, confermato dal titolare del distributore. Dopo che la polizia ha esaminato le registrazioni delle telecamere e individuato il passaggio dell’auto di Turetta, il benzinaio ha contattato nuovamente le forze dell’ordine per segnalare il denaro insanguinato. Il ragazzo è stato localizzato in Germania dopo il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin e l’individuazione del veicolo di Turetta in autostrada.
Durante il suo arresto da parte della polizia tedesca, Turetta avrebbe confessato di aver considerato più volte il suicidio, ma di non aver avuto il coraggio di farlo. L’episodio ha scatenato un grande interesse e preoccupazione nell’opinione pubblica, alimentando il dibattito sulla violenza di genere e sulle misure di prevenzione e protezione delle vittime. La scoperta delle banconote sporche di sangue da parte del benzinaio ha svolto un ruolo significativo nell’indagine in corso, contribuendo a chiarire i movimenti di Turetta durante la sua fuga.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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