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Gina Lollobrigida, parla il figlio: “In ospedale lei disse ‘ho sbagliato tutto’”

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Figlio di Gina Lollobrigida condannato: “In ospedale lei disse ‘ho sbagliato tutto’” – Piazzolla racconta la confessione della madre.

Il figlio di Gina Lollobrigida nel corso della trasmissione di Bruno Vespa ‘Cinque Minuti’: “Non potevo parlare liberamente con mia madre e gli hanno raccontato che io la volevo fare internare, ma volevo solo che qualcuno super partes potesse controllare le spese di Piazzolla”.

Andrea Piazzolla è stato condannato a 3 anni di reclusione per circonvenzione di incapace nei confronti di Gina Lollobrigida. La sentenza è stata emessa ieri sera dal tribunale penale di Roma. Una decisione, quella dei giudici, accolta con soddisfazione dal figlio dell’attrice, Andrea Milko Skofic, che nel corso del programma ‘Cinque Minuti’ di Bruno Vespa ha raccontato: “Quando eravamo in ospedale io e Dimitri mio figlio, erano anni che non la vedevo e non la vedeva anche Dimitri, scuoteva la testa non riusciva a parlare, era molto emozionata e ha detto ho sbagliato tutto ho sbagliato tutto“.

Il problema, ha aggiunto ancora Skofic, “è che lei non mi faceva più entrare in casa ed ho dovuto fare quell’azione dell’amministratore di sostegno. Non potevo parlare liberamente con mia madre e gli hanno raccontato che io la volevo fare internare, ma volevo solo che qualcuno super partes potesse controllare le spese di Piazzolla“.

Sono soddisfatto, è quello che mi aspettavo, ma questa storia non doveva accadere. Se ci penso agli anni persi con mia madre? Eccome no. Rimpiango tutto il tempo che ho perso, quello che ho perso con mia madre e quello che lei ha perso con me“, ha aggiunto ancora il figlio di Gina Lollobrigida dopo la lettura della sentenza.

L’accusa nei confronti di Piazzolla è sostanzialmente quella di aver sottratto gli averi dell’attrice. “Quando si sono conosciuti, Lollobrigida aveva un patrimonio di almeno 12 milioni di euro e quando è morta questo patrimonio era praticamente a zero“, ha spiegato l’avvocato della famiglia Lollobrigida. Quando l’amministratore di sostegno è arrivato nel 2019, imposto dal figlio a sua madre, il patrimonio ammontava a poche migliiaia di euro, “Ha detto pubblicamente, tante volte, che il suo desiderio era di non lasciare nulla al figlio“, si è sempre difeso Piazzolla. Oggi non era presente in aula, ma i suoi legali hanno fatto sapere che si è detto deluso dalla sentenza: “Mi sono sempre preso cura di Gina Lollobrigida e l’ho sempre amata“.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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