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Governo sindacati, incontro sulla manovra: scontro sulle pensioni
Governo sindacati, si discute della manovra, con un focus sulle pensioni
L’incontro sulla legge di Bilancio guidato dalla premier Giorgia Meloni con i sindacati, riporta l’Ansa, ha avuto inizio a Palazzo Chigi.
I vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Marina Calderone, Raffaele Fitto e il viceministro Valentino Valentini rappresentano il governo, mentre i sindacati sono rappresentati dai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone, insieme alle altre sigle Cida, Cisal, Confintesa, Confsal, e Usb.
Le pensioni subiranno aumenti fino a 130 euro a partire da gennaio. Tuttavia, questi aumenti non saranno uniformi per tutti i pensionati a causa del meccanismo a fasce che garantisce la piena perequazione solo agli assegni fino a circa 2.200 euro. Il decreto firmato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, insieme alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, stabilisce la percentuale con cui verranno rivalutate le pensioni nel 2024. Il nuovo schema introdotto lo scorso anno per indicizzare le pensioni garantisce l’adeguamento al 100% solo per le pensioni fino a 4 volte il minimo, per le altre l’adeguamento sarà parziale.
La discussione sulla manovra tra il governo e i sindacati si focalizza sul tema delle pensioni, con richieste di ritiro del controverso articolo 33 che taglia i rendimenti delle pensioni di statali e medici da parte della Cisl. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini e Luigi Sbarra della Cisl esprimono insoddisfazione verso la manovra attuale e chiedono cambiamenti.
La discussione in Parlamento sul decreto anticipi registra rallentamenti che possono ripercuotersi sulla manovra stessa. Mentre il lavoro in Parlamento sul decreto anticipi registra qualche rallentamento, che rischia di ripercuotersi sulla manovra. Le riunioni al Senato con il governo per fare il punto e iniziare a votare sugli emendamenti si arenano sull’annuncio di una decina di modifiche del governo in arrivo.
Il provvedimento è atteso in Aula al Senato dal 5 dicembre, mentre la legge di bilancio a partire dal 12. L’indicazione è procedere solo con le modifiche ordinamentali, anche se dalla maggioranza non si esclude che possa passare qualche piccolo ritocco che necessiti di finanziamento. Molti i temi caldi ancora in ballo, dalla soluzione sui mutui dei bancari al bonus psicologo, che però potrebbe rientrare attraverso la manovra.
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