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Intesa tra Israele e Hamas, altri due giorni di tregua a Gaza
Intesa tra Israele e Hamas, altri due giorni di tregua a Gaza

Israele e Hamas prolungano la tregua a Gaza
Grazie alla mediazione di Qatar, Egitto e USA, Israele e Hamas hanno concordato un prolungamento della tregua a Gaza per altri due giorni. Durante questo periodo, verranno rilasciati ulteriori 20 ostaggi israeliani in cambio di 60 detenuti palestinesi. L’autorità carceraria israeliana ha già liberato 33 prigionieri palestinesi, portando a 150 il numero totale di detenuti rilasciati durante la pausa dei combattimenti.
Durante la tregua, undici prigionieri, tra cui nove bambini e due madri appartenenti al kibbutz di Nir Oz, sono stati rilasciati da Gaza in cambio di 30 minori e tre donne palestinesi. Hamas ha anche liberato sei cittadini thailandesi come parte dell’accordo di scambio.
Le trattative per il rilascio degli ostaggi sono ancora in corso, con la possibilità che possano coinvolgere anche soldati israeliani rapiti il 7 ottobre e due beduini israeliani prigionieri di Hamas. Tuttavia, Hamas ha precisato che queste trattative dovrebbero essere condotte separatamente da quelle per il rilascio di civili.
Nonostante la tregua prolungata, il ministro della Difesa israeliano ha avvertito che i combattimenti continueranno e si intensificheranno in tutta la Striscia di Gaza fino al completamento degli obiettivi.
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MANDATO D’ARRESTO PER NETANYAHU

ULTIMA ORA – Mandato d’arresto per Netanyahu.
Notizia dell’ultima ora è che la Corte Penale Internazionale dell’Aja ha spiccato mandati di arresto per i tre leader di Hamas – Sinwar, Deif e Haniyeh e per il Premier israeliano Netanyahu, e per il Ministro della Difesa Gallant.
L’accusa per tutti i è “crimini di guerra e contro l’umanità nell’attacco del 7 ottobre e nella conseguente risposta militare dell’esercito israeliano a Gaza.
Una notizia importantissima che stravolgere tutto il conflitto arabo Israeliano. Seguono aggiornamenti.
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Ansa, Iran pronto ad attaccare Israele

Un attacco contro Israele da parte dell’Iran o di gruppi filo-iraniani potrebbe scatenare una serie di conseguenze, inclusa una potenziale escalation del conflitto nella regione del Medio Oriente. Gli Stati Uniti e i loro alleati avrebbero probabilmente una risposta decisa per difendere Israele e proteggere i propri interessi nella regione.
Tuttavia, è importante considerare anche la possibilità che le informazioni citate potrebbero essere parte di una strategia di informazione o di un’analisi delle minacce in corso. Gli attacchi imminenti non sempre si materializzano, e le situazioni geopolitiche sono soggette a cambiamenti rapidi e complessi.
È importante notare che le informazioni sono basate su un articolo di Bloomberg e vengono presentate come ipotesi o possibili scenari, piuttosto che come fatti confermati. Tuttavia, se queste affermazioni si rivelassero vere, potrebbero avere implicazioni significative per la regione e per le relazioni internazionali.
È fondamentale seguire da vicino gli sviluppi della situazione e considerare fonti multiple per ottenere una comprensione completa degli eventi. Fonte
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