Attualità
Kanye West: “Israele cerca di far stare zitto il mondo della musica, è guerra!”
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Kanye West è l’artista afroamericano più influente dell’ultimo decennio, con brani che sono entrati di diritto nella storia della musica.
Come artista Kanye West si è sempre impegnato nel rappresentare il suo mondo, spesso violato dal razzismo e dalla mancanza di diritti, in maniera il più fedele possibile.
Durante la sua carriera non si è fermato al mondo della musica, espandendosi (insieme al suo Net Worth) in altri campi dell’arte contemporanea, come la moda e l’architettura. Il suo impegno in politica lo ha portato a candidarsi come Presidente Degli Stati Uniti l’anno della vittoria di Donald J. Trump.
La sua posizione politica è fortemente legata alla subordinazione, tutt’oggi secondo lui evidente, dell’afroamericano all’uomo bianco nel mondo della musica e nella realtà quotidiana. Kanye è stato spesso accusato di usare statistiche e conoscenze fortemente arbitrarie.
Le parole di Kanye West: “We can’t express ourselves about Palestine” inquadrano il discorso più ampio del controllo macroscopico sulla musica che hanno le stesse case discografiche: “dietro ogni artista nero ci sono 6 o 7 colletti bianchi che lo comandano a bacchetta”, spiega il rapper comparso varie volta nei talk show Americani.
Se chi finanzia Israele finanzia anche il mondo della musica, non c’è verso che un artista possa esprimersi liberamente perchè completamente incatenate a queste figure che calpestano la sua gola con delle Oxford.
La domanda fatidica è: cosa centra Israele con le case discografiche del mondo?
Negli ambienti radicali americani si pensa che i maggiori azionisti di 3/4 delle case discografiche più grandi al mondo sono proprio Israeliani e malgrado queste siano evidenti supposizioni Kanye West
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente
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Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.
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Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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