Attualità
La prima notte in carcere per Filippo Turetta. Il dramma della psiche
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Prima notte in carcere per l’accusato di omicidio Giulia Cecchettin: Filippo Turetta ha richiesto di vedere i genitori
Filippo Turetta, il giovane veneto accusato dell’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha trascorso la sua prima notte in cella nel carcere di Montorio a Verona. Dopo l’estradizione dall Germania, è stato collocato nel reparto di infermeria, come previsto in casi simili, e qui resterà per alcuni giorni prima di essere trasferito in un’altra cella appositamente protetta, senza contatti con altri detenuti.
Durante un colloquio con lo psichiatra è emerso il rischio di autolesionismo, pertanto Turetta sarà sottoposto a una sorveglianza particolarmente attenta. Nonostante ciò, al momento risulta essere “tranquillo”, come riferito dalla direttrice del carcere di Verona. Tuttavia, la richiesta più urgente del giovane è stata quella di poter incontrare i suoi genitori, una richiesta considerata normale dalle autorità carcerarie.
La prossima fase per Turetta sarà l’interrogatorio di garanzia, programmato per martedì, durante il quale dovrà confermare l’ammissione fatta davanti alla polizia tedesca. Il giovane rischia l’accusa di premeditazione dell’omicidio di Giulia Cecchettin ma potrebbe anche scegliere di rimanere in silenzio come scelta difensiva. Nel frattempo, il suo avvocato di fiducia ha rinunciato all’incarico, lasciando la difesa del giovane.
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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente
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Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.
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Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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