Tecnologia
Le prime aperture all’Intelligenza artificiale nel mondo del cinema : i primi casi in Italia
Le prime aperture all’Intelligenza artificiale nel mondo del cinema : i primi casi in Italia
L’uso dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del cinema: le prime aperture da Cinecittà alla Rai
L’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore cinematografico è un tema che sta rapidamente guadagnando terreno. L’Intelligenza artificiale ha una vasta gamma di applicazioni nel cinema e le prime aperture in questo campo sono emerse da Cinecittà e dalla Rai. Queste due realtà hanno iniziato a esplorare le possibilità offerte dall’IA nel mondo del cinema, ma allo stesso tempo hanno sottolineato l’importanza di mantenere l’equilibrio tra l’IA e la creatività umana. L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel cinema è un argomento interessante e dibattuto, che sta aprendo nuove prospettive e opportunità per l’industria cinematografica.
Cinecittà e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale
Cinecittà ha iniziato a esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore cinematografico. L’archiviazione e la catalogazione degli archivi del Luce sono uno dei settori in cui l’IA potrebbe trovare impiego. Tuttavia, la presidente Chiara Sbarigia ha sottolineato l’importanza di salvaguardare la creatività umana, sottolineando che l’etica protezionistica dei lavoratori rimane prioritaria. Inoltre, Cinecittà sta costruendo un nuovo teatro che si avvarrà di alcune applicazioni tecnologiche legate all’Intelligenza Artificiale per movimentare le complesse scenografie, sempre nel rispetto dell’importanza della creatività umana.
RaiCinema e l’Università La Sapienza: la collaborazione per il primo cortometraggio creato con l’Intelligenza Artificiale
RaiCinema e l’Università La Sapienza si sono unite per realizzare il primo cortometraggio nato dalla collaborazione tra intelligenze umane e artificiali. Il cortometraggio, intitolato “Cassandra”, è destinato al pubblico della generazione Z ed è stato prodotto da Scuola Holden con la Rai. La trama si concentra su una studentessa che deve indottrinare un’Ap di intelligenza artificiale in una sovrapposizione di piani reali e virtuali, portando alla luce una domanda provocatoria sulla possibilità di affidare il proprio destino all’intelligenza artificiale.
Collaborazione con l’Intelligenza Artificiale
L’Università La Sapienza ha contribuito con il Transmedia Lab, progettando tutte le estensioni multimediali per il cortometraggio. Il regista Riccardo Milanesi ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio tra le due intelligenze, in cui l’IA diventa uno strumento a servizio e a potenziamento della creatività umana. L’intelligenza artificiale può essere di aiuto, ma la creatività rimane saldamente umana.
La difesa della creatività umana
Anche personalità autorevoli come Giulio Rapetti Mogol, presidente onorario della Siae, hanno difeso l’importanza della creatività umana, affermando che l’intelligenza artificiale può essere utile solo per l’aspetto scientifico e tecnologico, ma non per la parte creativa. Mogol ha sottolineato l’importanza di preservare l’unicità e l’originalità della creatività umana nel campo artistico.
Il dibattito sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del cinema è sempre più vivo, e l’equilibrio tra l’IA e la creatività umana rimane al centro delle discussioni. Queste prime aperture da Cinecittà e dalla Rai mostrano come l’IA possa essere integrata nel processo creativo cinematografico, pur mantenendo intatta l’importanza della creatività umana.
Fonte : La Repubblica
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