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Omicidio Yara, Bossetti è sicuro: “L’analisi dei reperti consentirà di dimostrare la mia innocenza”

Omicidio Yara, Bossetti è sicuro

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Omicidio Yara, Bossetti è sicuro: “L’analisi dei reperti consentirà di dimostrare la mia innocenza”

Il caso Yara Gambirasio: l’analisi dei reperti potrebbe dimostrare l’innocenza di Bossetti

Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per il caso della giovane Yara Gambirasio, è fiducioso che l’analisi dei reperti possa dimostrare la sua innocenza. I reperti in questione sono i vestiti della 13enne Yara e le tracce biologiche trovate sugli abiti, che potrebbero essere esaminati dalle difese di Bossetti. La Cassazione dovrà decidere se ciò sarà possibile, poiché i legali di Bossetti hanno fatto ricorso presso la Suprema Corte.

Durante l’ultima udienza televisiva su Cusano Italia Tv, l’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Bossetti, ha sottolineato come durante il processo non sia mai stata consentita alla difesa l’opportunità di esaminare in modo completo i reperti e contestare l’analisi del DNA che ha portato alla condanna del suo assistito. La questione è diventata oggetto di dibattito pubblico, alimentando il crescente numero di innocenti apparenti nel sistema giudiziario italiano.

La Suprema Corte ha reso esecutivo un provvedimento del novembre 2019, consentendo alle difese di visionare i reperti. Tuttavia, i legali di Bossetti vogliono andare oltre e chiedono di poter eseguire ulteriori analisi sui reperti. L’obiettivo è quello di mettere alla prova le evidenze su cui si basa la colpevolezza di Bossetti.

Secondo Salvagni, l’opinione pubblica continua a nutrire dubbi sulla colpevolezza di Bossetti, chiedendosi perché sia stata impedita alla difesa la possibilità di eseguire prove scientifiche sul DNA. Bossetti stesso è fiducioso che l’analisi dei reperti possa dimostrare la sua innocenza e attende con ansia una decisione favorevole della Corte. La speranza è che questo possa risolvere definitivamente il suo caso.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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