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Cronaca

“Raggi come Ciancimino”: Vittorio Sgarbi verso una pesante condanna

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“Raggi come Ciancimino”: Vittorio Sgarbi verso una pesante condanna

Raggi come Ciancimino“. Parole che, secondo la Procura di Roma, dovrebbero costare a Vittorio Sgarbi 4 mesi di reclusione. I magistrati accusano il Sottosegretario di aver diffamato l’ex sindaca capitolina, paragonandola all’ex omologo, in odore di mafia, di Palermo. Una condotta, ha spiegato il pm, resa ancora più grave dall’essere stata portata avanti attraverso il mezzo televisivo. La pubblica accusa non ha inoltre richiesto le attenuanti generiche, in quanto a carico di Sgarbi ci sarebbero precedenti specifici.

L’ex prima cittadina era presente in aula e ha ascoltato la requisitoria. A margine dell’udienza, il suo legale ha dichiarato che “l’intervento di Sgarbi era sbagliato sia nella forma che nella sostanza. La sindaca infatti non poteva impedire l’abbattimento di un villino che non era stato considerato di interesse storico-architettonico. Sgarbi ha peccato di superbia. Ci aspettiamo una condanna e il risarcimento del danno, perchè la diffamazione è evidente“.

Il villino cui l’avvocato fa riferimento è un edificio liberty ubicato nel quartiere Trieste. Sgarbi, nel corso di una puntata di Matrix del 2018, si scagliò contro la Raggi per l’abbattimento. Che, disse, “conferma la più inquietante delle prospettive. E cioè che la Roma di oggi è come la Palermo di Ciancimino. E il sindaco di Roma è oggettivamente complice di questa azione criminale. Il M5S a Roma oggi è come la Democrazia Cristiana a Palermo negli anni ’70“.

Parole che secondo il pm romano “travalicano la continenza“. Il magistrato ha inoltre fatto mettere agli atti la pagina Wikipedia di Sgarbi. La cui difesa è attesa in aula, con la propria versione dei fatti, il prossimo 30 gennaio. Successivamente, sarà emessa la sentenza di primo grado.

 

Cronaca

Misure di sicurezza a Roma per la morte di Papa Francesco, il sindaco Gualtieri: Roma piange un uomo non del tutto ineccepibile

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Misure di sicurezza a Roma per la morte di Papa Francesco, il sindaco Gualtieri: Roma piange un uomo non del tutto ineccepibile

Roma è nel caos totale per la dipartita di Papa Francesco: con migliaia di sbirri in strada, una no-fly zone da far invidia a un film di spionaggio e eventi pubblici cancellati, sembra che la Città Eterna stia preparando un funerale più blindato di un summit G7 – tutto per un pontefice che, diciamocelo, non può più fare danni! #PapaFrancescoRIP #RomaBlindata #SicurezzaEsagerata #FuneraleDelSecolo (145 caratteri, espandibile per virale)

Piano di Sicurezza: La Città Blindata Come un Bunker

Le autorità romane hanno già attivato il piano anti-caos per la morte di Papa Francesco, con il prefetto Lamberto Giannini e il questore Roberto Massucci che si sono precipitati in riunione. Pattuglie di polizia e forze dell’ordine stanno convergendo su piazza San Pietro, mentre le campane suonano a morto come in un vecchio film drammatico. Non c’è tempo da perdere: Roma si prepara a un afflusso di fedeli che potrebbe raddoppiare quello dei funerali di Benedetto XVI, e nessuno vuole rischi di risse o peggio.

Forze in Campo: Un Esercito per un Santo

Il piano sicurezza è già rodato da settimane, con oltre mille agenti tra polizia, carabinieri e guardia di finanza pronti a presidiare l’area intorno al Vaticano. A loro si uniscono cinquecento volontari della Protezione Civile, più di cento vigili del fuoco e 600 agenti della Polizia Locale – insomma, un’armata che farebbe invidia a un dittatore. Ci sono otto postazioni di soccorso del servizio Ares 118 e una no-fly zone estesa, con elicotteri, radar e persino caccia militari in allerta. Reparti speciali con tiratori scelti sui tetti? Sì, perché in fondo, chi sa cosa potrebbe succedere con tutti quei pellegrini in giro.

Cancellato il Natale di Roma: Niente Feste per Lutto

L’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio ha twittato il suo tributo al Papa, dipingendolo come l’amico dei migranti e dei movimenti sociali, ma ha anche annunciato la cancellazione delle iniziative per il Natale di Roma. “Un segno di rispetto e lutto”, dice, ma tradotto: niente party in Campidoglio, perché quando un Papa se va, anche le feste pagane devono inchinarsi.

Annullati Eventi Pubblici: Due Giorni di Lutto Forzato

In nome del rispetto per il Santo Padre, tutti gli eventi pubblici di Roma Capitale sono stati annullati per oggi e domani. Il Campidoglio lo conferma in una nota secca, trasformando la città in un deserto di manifestazioni – perché, evidentemente, il lutto reale batte qualsiasi divertimento.

Il Dolore del Sindaco: Parole da Politico

Il sindaco Roberto Gualtieri si è sfogato su X, definendo Papa Francesco un “pastore umile e coraggioso” che ha parlato al cuore di tutti. Parla di semplicità, pace e amore per gli ultimi, con Roma che lo ricorderà per sempre – un po’ come se fosse il nonno saggio che tutti amano, ma che nessuno ascolta davvero.

Il Governatore Rocca: Incontri e Cordoglio

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si unisce al lutto, ricordando i suoi incontri con il Papa durante il suo ruolo alla Croce Rossa. Lo descrive come un uomo di “straordinaria umanità”, con consigli preziosi per il Giubileo – un evento che ora si mescola al dolore, in un mix di fede e politica che sa di déjà-vu.

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Auto di Christian Panucci distrutta dal fuoco nella sua villa, mentre lui si gode Dubai

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Auto di Christian Panucci distrutta dal fuoco nella sua villa, mentre lui si gode Dubai

È scoppiata l’inferno all’alba: un incendio doloso ha fatto saltare i nervi nel quartiere romano, con fiamme che urlavano vendetta e nessun idiota ferito per miracolo. Ma chi è il piromane del cavolo che pensa di giocare con i fiammiferi? Probabilmente un tizio stufo delle tasse o un radical chic che vuole fare la rivoluzione. #IncendioDoloso #RomaBrucia #NotizieScioccanti #PiromaniInAzione #ViraleSubito (145 caratteri)

L’Allarme Mattutino

Nelle prime ore del mattino, l’allarme ha suonato come un campanello d’inferno, svegliando il vicinato con un incendio che non lascia dubbi su un’origine dolosa. Nessun ferito riportato, ma le fiamme hanno lasciato un bel macello, facendoci chiederci chi diavolo ha deciso di accendere quel falò improvvisato.

Indagini in Corso

Ora le autorità stanno passando al setaccio le telecamere di sicurezza, sperando di beccare il responsabile prima che tiri fuori l’accendino per un altro show. Magari è solo un burlone con troppa birra in corpo o qualcuno con un conto in sospeso – in tempi come questi, chi può dirlo?

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