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Cronaca

Rocca da il via ai triennio giubilare: stanziati 285 milioni in tre anni

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Rocca da il via ai triennio giubilare: stanziati 285 milioni in tre anni

Roma, 14 novembre 2023 – In una mossa ambiziosa volta a trasformare il volto infrastrutturale della regione, la Giunta Regionale del Lazio, guidata dal presidente Francesco Rocca, ha approvato con entusiasmo lo schema del programma triennale 2023-2025 dei lavori pubblici.

L’iniziativa, proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici, Manuela Rinaldi, e sostenuta dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione Economica, Giancarlo Righini, prevede uno stanziamento di oltre 285 milioni di euro.

Il finanziamento triennale sarà distribuito in modo equo, con oltre 102 milioni destinati al 2023, seguiti da oltre 85 milioni nel 2024 e poco più di 98 milioni nel 2025. Questo ampio investimento sarà diretto a centinaia di interventi, coprendo opere di nuova costruzione, ristrutturazione, recupero e manutenzione in tutta la regione.

Gli assessori Rinaldi e Righini hanno espresso il loro impegno verso uno sviluppo sostenibile del territorio, puntando a soddisfare le esigenze della comunità laziale. ”

Con l’approvazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici, la Giunta Regionale si impegna a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio, favorendo la realizzazione di opere strategiche che rispondano alle esigenze della nostra comunità”, hanno dichiarato congiuntamente.

“Il nostro impegno è quello di un rilancio infrastrutturale del Lazio, per costruire un futuro migliore attraverso progetti mirati e sostenibili”, hanno concluso Rinaldi e Righini, sottolineando la determinazione della Giunta a plasmare un panorama che rispecchi le necessità presenti e future della regione.

L’annuncio di questo ambizioso piano da parte del Presidente Rocca  ha suscitato un interesse crescente nella comunità, alimentando speranze di un miglioramento tangibile della qualità della vita e delle infrastrutture regionali.

Cronaca

Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Cronaca

Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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