Calcio
Totti: “Con Ilary serve equilibrio. Spalletti? Anche io ho sbagliato…”
Francesco Totti si è concesso in una lunga intervista a Il Corriere della Sera. Tra i temi trattati, in primis, il sogno di tornare alla Roma. Che, dice, “sa che se ha bisogno di me, per cose serie, mi fa piacere dare una mano. Altrimenti amici come prima. Mi piacerebbe con Mourinho, è il numero uno e lo stimo molto. Mi dispiace non essere stato allenato da lui in carriera“.
Ad allenarlo è stato invece Luciano Spalletti: “Se lo incontrassi, lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Anche perchè, quando arrivò da Udine, insieme abbiamo passato qualcosa di irripetibile. In campo e anche nel quotidiano, uscivamo insieme a cena una o due volte a settimana. Era una persona piacevole, divertente e sincera. Alla fine il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto errori. Ma credo che, se tornassimo indietro, tutti e due non entreremmo più in conflitto“.
Conflitto che resta con l’ex moglie Ilary Blasi. Ma, auspica l’ex numero 10, “vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi. Serve infatti proteggere i ragazzi, che per entrambi sono la più grande ragione d’amore. So che non è facile, ma tra noi per tanti anni c’è stato qualcosa di importante. Se riusciamo a trovare questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti“.
Ritorno poi sull’addio al calcio: “Quella routine che la mia vita ha fatto per decenni mi manca. Quando è finita le mie giornate si sono svuotate. Mi sono sentito solo, ma ci sta. Finiva una cosa che mi piaceva e che era la mia vita. Mi è dispiaciuto però il modo in cui è finita la mia storia con la Roma. La verità è che nel calcio quando non servi più non c’è più rispetto. Se Maldini, Del Piero, Baggio e io siamo fuori dal calcio, qualcosa vorrà pur dire, no?“.
Infine una battuta sullo scandalo scommesse: “Non voglio dare giudizi moralistici. Però ci sono delle regole, come non giocare sulle partite di calcio, e bisogna sempre rispettarle. E tutelare i ragazzi più giovani, stare loro vicino perchè non si rovinino“.
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