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Via Casilina: guaio per il Bar chiuso dal Questore, ecco il motivo

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Via Casilina: guaio per il Bar chiuso dal Questore, ecco il motivo

Un brutto guaio per il Bar di Via Casilina finito sotto l’occhio degli inquirenti per l’alta concentrazione di episodi violenti verificatisi al suo interno, il suo gestore sarà costretto a un fine anno d’inferno

Il Questore di Roma esaminata l’istruttoria condotta dalla Divisione di Polizia Amministrativa ha adottato un provvedimento, previsto dall’articolo 100 del TULPS contro il titolare di un bar in via Casilina

Il Questore ha imposto al titolare dell’esercizio la sospensione della licenza per la durata di 15 giorni, in quanto luogo di ricorrenti episodi minanti l’ordine e la sicurezza pubblica. Il bar era diventato ritrovo di tutti i malviventi del quartiere.

L’ultimo episodio risale a fine ottobre, quando i poliziotti sono intervenuti presso il locale per una lite tra 2 soggetti in stato di alterazione psicofisica. Dato il numero in netto aumento di aggressioni nella Capitale, soprattutto vicino ai Bar della movida il Questore ha imposto al titolare “una calmata”.

Alla riapertura del bar il titolare dovrà (oltre a far andare avanti la baracca, pagare tasse e spese, fare i doppi turni per recuperare il tempo e i soldi persi) anche privarsi di molte dei suoi clienti per il forte rischio di una chiusura definitiva.

Il provvedimento è stato notificato dagli agenti del Commissariato Torpignattara che, come previsto dalla normativa, hanno affisso sull’entrata del locale il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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