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Ama annulla le multe per la Tari a Roma a causa di ritardi nell’invio dei bollettini

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Ama annulla le multe per la Tari a Roma a causa di ritardi nell’invio dei bollettini

Ama si scusa per il ritardo nella consegna dei bollettini

I cittadini di Roma hanno ricevuto una buona notizia dall’azienda municipalizzata Ama, che ha deciso di annullare le multe per il pagamento tardivo della Tari. Questo provvedimento è stato attuato in risposta ai problemi causati dall’invio tardivo dei bollettini per il pagamento dell’imposta.

Dettagli della vicenda

Il quotidiano Il Messaggero ha riportato che molti romani stanno ricevendo in questi giorni sanzioni per aver saldato in ritardo il bollettino della Tari. Tuttavia, Ama ha chiarito che annullerà queste multe se il ritardo è attribuibile alla consegna tardiva dei bollettini. Alcuni residenti non hanno ancora ricevuto la comunicazione con l’importo della rata con scadenza a novembre 2023.

Riqualificazione della banca dati Tari

Ama ha giustificato i ritardi come effetti collaterali di un processo di riqualificazione della banca dati Tari. L’azienda ha riscontrato dei ritardi fisiologici nell’acquisizione dei dati relativi al primo semestre del 2022. Tra i risultati, circa 13.000 sanzioni sono state emesse erroneamente per tardivo pagamento e sono ora sotto revisione.

Un caso particolare mette in evidenza il problema

Un esempio eclatante è quello di un istituto di suore situato nel quartiere Gianicolense. L’istituto ha ricevuto una multa superiore ai mille euro a causa del ritardo nell’invio del bollettino, la cui scadenza era fissata per il 9 febbraio 2024. Questa situazione ha contribuito a richiamare l’attenzione sui disagi generati dai ritardi.

Per ulteriori approfondimenti, visita la [fonte](https://www.fanpage.it/roma/i-bollettini-per-la-tari-arrivano-in-ritardo-a-roma-ama-si-scusa-e-annulla-le-multe/).

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SUV assassino travolge agente sulla Pontina: quando il lusso diventa letale

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SUV assassino travolge agente sulla Pontina: quando il lusso diventa letale

Un agente di polizia è rimasto gravemente ferito in un drammatico incidente sulla Pontina a Roma, travolto da un SUV mentre interveniva su un altro schianto avvenuto in piena notte. Questa vicenda mette in luce i rischi quotidiani affrontati dalle forze dell’ordine, in un contesto di traffico caotico e forse evitabili errori umani, alimentando discussioni su "la sicurezza stradale e l’efficacia delle misure preventive".

Agente travolto da SUV durante intervento d’emergenza: un promemoria brutale dei pericoli sul campo, tra caos e ritardi. #IncidentePontina #PoliziaRoma #SicurezzaStradale

Le dinamiche dell’incidente

L’agente era intervenuto per gestire un primo schianto sulla strada when, improvvisamente, è stato colpito da un SUV in transito. Fonti riportano che l’evento ha coinvolto veicoli in movimento rapido, evidenziando le sfide operative in zone ad alto rischio come la Pontina.

Le ripercussioni immediate

Subito dopo l’impatto, sono state attivate le procedure di emergenza, con l’arrivo di ambulanze e squadre di soccorso. L’incidente ha causato traffico congestionato e ha sollevato interrogativi su "l’addestramento e i protocolli per gli agenti in situazioni ad alto rischio".

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Scandalo sul lavoro a Roma: Cgil spinge per referendum nel Lazio dopo 107 vittime nel 2024

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Scandalo sul lavoro a Roma: Cgil spinge per referendum nel Lazio dopo 107 vittime nel 2024

107 operai morti nel Lazio nel 2024: la CGIL spinge per un referendum sulla sicurezza sul lavoro, accusando il sistema di trascurare i rischi per i profitti. Ma chi paga davvero il prezzo? #LavoroSicuro #CGIL #Roma #IncidentiSulLavoro

L’allarme arriva da un’iniziativa della CGIL, che punta i riflettori sugli incidenti sul lavoro a Roma e nel Lazio, con un bilancio drammatico di 107 morti quest’anno. Questa campagna per un referendum mira a imporre regole più severe, ma in un clima dove le aziende tagliano angoli, ci si chiede se sia solo un’altra promessa vuota. L’immagine di un operaio vittima di questi incidenti, come quella circolata online, , serve da monito crudo.

L’iniziativa della CGIL

La CGIL sta mobilitando sostegno per un referendum che potrebbe rivoluzionare le norme sulla sicurezza, criticando apertamente le lacune del sistema. Senza mezzi termini, l’organizzazione sottolinea come “107 morti nel 2024” non siano solo numeri, ma vite spezzate da negligenze evitabili, in un contesto dove la politica spesso guarda dall’altra parte.

I numeri allarmanti

Nel Lazio, i dati parlano chiaro: 107 decessi legati al lavoro nel 2024 alone, con Roma al centro di denunce per condizioni precarie. Questa escalation solleva domande scomode su chi dovrebbe garantire la protezione, in un paese dove le regole sembrano flessibili quanto i contratti a tempo determinato. La CGIL insiste che è ora di agire, prima che i numeri salgano ancora.

Prossimi passi

Mentre la campagna per il referendum guadagna momentum, le pressioni su istituzioni e imprese crescono, con appelli a non ignorare più la realtà. La CGIL continua a organizzare eventi e petizioni, puntando a un voto che potrebbe scuotere lo status quo, in un dibattito che non ammette silenzi.

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