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Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro
Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro

Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro
Martina Gentile come riporta il Messaggero è stata arrestata con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravate. I Carabinieri del Ros hanno eseguito il provvedimento nei confronti della donna, figlia della maestra Laura Bonafede, storicamente legata al boss latitante Messina Denaro.
In passato, la Procura aveva richiesto la custodia cautelare in carcere per Martina Gentile, ma successivamente le è stata concessa agli arresti domiciliari in seguito alla raccolta di ulteriori elementi investigativi.
La donna è stata arrestata a Pantelleria, dove insegnava come supplente. È accusata di aver consegnato dei pizzini al boss mafioso Matteo Messina Denaro, utilizzando il passeggino di sua figlia.
L’inchiesta condotta dal Ros ha rivelato che la donna avrebbe portato i messaggi a Palermo, e attualmente gli investigatori stanno cercando di identificare i destinatari dei pizzini.
Il ruolo di Martina Gentile nell’assistenza al capomafia è stato confermato da prove emerse durante l’indagine, tra cui impronte digitali rinvenute nel covo di Messina Denaro e la scoperta di alcuni biglietti cifrati.
Un altro particolare emerso nell’indagine è il presunto scambio di pizzini nello studio di architettura dell’ex assessore all’urbanistica di Campobello di Mazara, Stefano Tramonte, dove entrambe le donne lavoravano.
L’architetto è attualmente indagato in relazione a questa vicenda. Questi nuovi elementi investigativi hanno portato alla decisione del gip di disporre l’arresto domiciliare per Martina Gentile, considerata una delle donne più vicine a Messina Denaro.
La scoperta di ulteriori prove a suo carico ha portato anche alla riapertura del caso e alla revisione della situazione processuale della donna.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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