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Arrestato medico anestesista, rubava i farmaci dall’ospedale per utilizzarli nello studio privato
Arrestato medico anestesista, rubava i farmaci dall’ospedale per utilizzarli nello studio privato

Il medico aveva un contratto di esclusività con l’ospedale pubblico, ma esercitava di nascosto anche in privato, rubando i farmaci alla Asl.
Un medico anestesista è stato arrestato nei giorni scorsi dal Carabinieri del Nas di Roma con l’accusa di peculato e truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale. Nonostante avesse un contratto di esclusività con l’Asl che prevedeva solo un numero limitato di ore per le visite in intramoenia, due volte a settimana lavorava presso un dentista privato.
Non solo: sembra che rubasse i farmaci dall’azienda ospedaliera per poi usarli nello studio privato. Un ipotesi di reato questa, che gli è valsa la reclusione nel carcere di Velletri con delle accuse molto gravi.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri, che hanno monitorato gli spostamenti dell’anestesista. Dagli accertamenti è emerso che, dopo aver lavorato nel pubblico, andava nello studio privato per assistere il dentista.
Si occupava di qualsiasi tipo di operazione: dalla cura delle carie a interventi più complessi, a seguito dei quali veniva pagato. Ed era sempre lui a portarsi dietro tutto l’occorrente per effettuare le anestesie: quando i militari lo hanno bloccato aveva uno zaino pieno di farmaci, tra cui fiale di morfina, Fentanyl e MDA, molto probabilmente trafugate dall’ospedale.
Il medico non è stato infatti in grado di giustificare il loro possesso e la destinazione: un reato molto grave, per il quale è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’anestesista si trova ora nel carcere di Velletri, in attesa di essere interrogato e dare la sua versione dei fatti. Il suo arresto è avvenuto nell’ambito di un’indagine più ampia coordinata dalla procura di Velletri, che è attualmente ancora in corso.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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