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Attrazioni turistiche, a Roma una delle più criticate al mondo: qual è e perchè

Le attrazioni turistiche più criticate per le lunghe file d’ingresso: una è in Italia
Quando si tratta di visitare monumenti, chiese, o musei, le code interminabili possono essere una vera e propria delusione. Alcuni luoghi sono particolarmente affollati, generando code infinite alle biglietterie e agli ingressi. Hawaiianislands.com ha analizzato le lamentele espresse nelle recensioni di turisti su Tripadvisor, prendendo in esame un totale di 10,74 milioni di recensioni relative a 100 attrazioni turistiche. La Torre Eiffel a Parigi è la più critica, con ben 4799 menzioni di “coda lunga” seguita dal London Eye con 4756 menzioni, e il Colosseo di Roma con 4262 menzioni.
Al quarto posto troviamo il Legoland Windsor Resort, con 4017 menzioni, seguito dalla Sagrada Familia di Barcellona con 2992 menzioni e dall’Empire State Building con 2.842. Dai posti successivi al decimo, ci sono: Alton Towers Resort (2676), il Siam Park di Adeje (2605), Disneyland Paris (2453) e Universal Studios Singapore (2054). Il Regno Unito domina la classifica con ben 8 attrazioni tra le prime 20 posizioni.
La lista completa delle attrazioni classificate è la seguente:
1. Torre Eiffel, Parigi, Francia
2. London Eye, Londra, Regno Unito
3. Colosseo, Roma, Italia
4. Legoland Windsor Resort, Windsor, Regno Unito
5. Basilica della Sagrada Familia, Barcellona, Spagna
6. Empire State Building, New York, Stati Uniti
7. Alton Towers Resort, Alton, Regno Unito
8. Siam Park, Adeje, Spagna
9. Disneyland Paris, Marne-la-Vallée, Francia
10. Universal Studios Singapore, Isola di Sentosa, Singapore
11. Torre di Londra, Londra, Regno Unito
12. Victoria Peak, Hong Kong
13. Museo del Louvre, Parigi, Francia
14. Burj Khalifa, Dubai, Emirati Arabi Uniti
15. Thorpe Park, Chertsey, Regno Unito
16. Madame Tussauds Londra, Londra, Regno Unito
17. Chessington World of Adventures Resort, Chessington, Regno Unito
18. Museo Van Gogh, Amsterdam, Paesi Bassi
19. Top of the Rock, New York, Stati Uniti
20. Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter, Watford, Regno Unito
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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