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Cadaveri non umani, la conferma dell’ufologo: “Per il 30% specie non conosciute”

Nuovi studi rivelano dati sul DNA dei ‘cadaveri non umani’, con l’ufologo Jaime Maussan che afferma che il 30% del DNA appartiene a specie sconosciute, ma senza prove scientifiche validate.
Maussan ha presentato i risultati delle indagini genetiche su corpi alieni mostrati in Messico, ma la comunità scientifica considera queste affermazioni come “falsi palese”.
Il giornalista e ufologo Jaime Maussan ha presentato gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda dei due “cadaveri alieni” mostrati al Congresso del Messico lo scorso settembre. Nonostante le critiche e l’opposizione della comunità scientifica, Maussan ha difeso la veridicità degli esseri extraterrestri, affermando che il 30% del loro DNA non corrisponde a nessuna specie conosciuta sulla Terra. Tuttavia, mancano prove scientifiche attendibili e pubblicazioni su riviste specializzate a sostegno di queste affermazioni.
Il giornalista non ha fornito dettagli sulle presunte differenze nel 30% del DNA dei corpi alieni rispetto alle specie conosciute, e non ha neanche chiarito a cosa corrisponda il restante 70%. Inoltre, i dati non sono stati sottoposti a revisione paritaria né pubblicati su riviste scientifiche autorevoli. La comunità scientifica ha respinto le affermazioni di Maussan, definendo i corpi alieni come evidenti falsi e mettendo in dubbio la credibilità dell’ufologo.
Per sostenere la sua narrazione, Maussan ha presentato una lettera firmata da 11 ricercatori dell’Università Nazionale San Luis Gonzaga di Ica (Perù), affermando che non ci sarebbe alcun intervento umano nella formazione fisica e biologica di questi esseri. Tuttavia, questa dichiarazione non costituisce una prova definitiva della natura extraterrestre dei corpi.
La comunità scientifica ha ribadito che mancano evidenze concrete a supporto delle affermazioni di Maussan, e ha sottolineato l’importanza di condurre ricerche basate su metodologie scientifiche valide e affidabili per affrontare il tema della vita extraterrestre.Nuovi dati sul DNA dei cadaveri non umani: Ufologo, il 30% è di specie non conosciute
Secondo recenti studi, i resti di creature non umane esposti da Jaime Maussan al Congresso Messicano potrebbero essere il risultato di un’arte antica e non di visitatori extraterrestri, come suggerito inizialmente. Le analisi del carbonio-14 rivelano che i campioni prelevati dai corpi non mostrano alcuna anomalia che possa indicare la presenza di composti non terrestri. Scopriamo le ultime novità emerse riguardo a questa controversa scoperta.
L’ufologo Will Galison ha sostenuto che i resti presentati da Maussan sarebbero simili a fantocci realizzati con parti di vari animali, probabilmente con l’obiettivo di utilizzarli per fini rituali. Secondo la dottoressa Julieta Fierro dell’Istituto di Astronomia, i dati del carbonio-14 indicano chiaramente una provenienza terrestre per i corpi esposti. L’ipotesi più plausibile è che si tratti di mummie confezionate con resti di animali estinti, risalenti a circa un migliaio di anni fa.
In passato, Maussan ha presentato simili scoperte, ma la comunità scientifica ha sempre respinto le sue affermazioni. Senza un articolo pubblicato su una rivista scientifica con revisione dei pari, le sue teorie non hanno trovato credito tra gli esperti. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che i resti potrebbero essere stati assemblati per creare una sorta di fantoccio con una storia misteriosa. Le presunte mummie extraterrestri sembrano racchiudere un enigma del passato, piuttosto che un segreto proveniente da un altro mondo.
Alcuni anni fa, la scoperta di mummie simili aveva suscitato grande interesse, ma analisi simili non avevano rivelato nulla di straordinario. Mentre si attendono ulteriori studi e ricerche, questi resti sembrano rappresentare un enigmatico capitolo dell’antica arte e cultura degli abitanti precolombiani del Peru, anziché una prova tangibile di incontri con esseri provenienti da altri pianeti. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e scoperte per gettare luce su questa discussa e misteriosa vicenda.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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