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Carabiniere degradato e rimosso: la grave condotta del militare che ha causato il provvedimento
Un carabiniere degradato e rimosso per aver scroccato bevute, alloggi e servizi gratuiti
Un sottufficiale dei carabinieri è stato ritenuto colpevole di aver usufruito indebitamente di bevute gratuite, camere e servizi in spiaggia, fingendosi capitano dei Nas. Questo comportamento ingannevole ha portato al suo degrado e alla rimozione dall’incarico in seguito a un procedimento disciplinare.
Le azioni incriminate, riporta Today, risalgono a diversi anni fa, durante le quali si sarebbe presentato in vari hotel e locali della Riviera Romagnola dichiarandosi capitano dei Nas o maresciallo dello stesso nucleo. Sfruttando il suo status di carabiniere, aveva ottenuto favori ingiusti, indice di un comportamento biasimevole e contrario al giuramento prestato.
Dopo che è emerso il suo agire scorretto, è stato avviato un procedimento penale che lo ha condannato a una pena detentiva di due anni, sospesa. Conseguentemente, nel 2019, la commissione disciplinare dell’Arma lo ha privato del grado per rimozione, giudicando le sue azioni come deplorevoli. Nonostante il suo ricorso al Tar di Bologna contro tale decisione, la sua richiesta è stata respinta e la pena confermata, con l’obbligo di versare 1.500 euro per le spese di giudizio.
Questa vicenda disonesta e lesiva dell’immagine dell’Arma dei Carabinieri dimostra l’importanza di agire con integrità e rispetto delle regole anche in ruoli di comando. La condotta scorretta di questo militare ha avuto conseguenze gravi e irreparabili sulla sua carriera e reputazione, offuscando il ruolo delle forze dell’ordine e il senso di disciplina e onore che dovrebbero rappresentare. La conferma della pena da parte del Tribunale amministrativo regionale sottolinea l’ineludibile responsabilità individuale e la necessità di rispettare il giuramento prestato al momento dell’ingresso nelle forze armate.
Nella situazione attuale, è essenziale diffondere la consapevolezza delle conseguenze nefaste di tali comportamenti disonesti e violatori del dovere professionale. Solo attraverso una rigorosa attuazione delle norme e una condotta improntata all’integrità si può preservare l’immagine delle istituzioni e garantire la fiducia dei cittadini nel rispetto della legge.
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