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Come Identificare gli UGG Originali dai Falsi: Guida Completa

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Come Identificare gli UGG Originali dai Falsi: Guida Completa

La Diffusione della Notizia sui Social Media

Negli ultimi tempi, numerosi video virali sui social media hanno sollevato dubbi sull’autenticità degli stivaletti UGG che non riportano la scritta “Australia” sotto il nome del brand. Questa circostanza ha portato molti clienti a credere erroneamente di aver acquistato modelli falsi, pur avendo fatto acquisti dai canali ufficiali. UGG ha risposto lanciando una campagna su TikTok, che include video educativi su come riconoscere i modelli originali, evidenziando in particolare l’importanza di verificare l’etichetta sul retro delle scarpe.

Le Origini degli UGG

Gli stivaletti UGG sono diventati estremamente popolari durante gli anni Duemila, ma la loro storia risale agli anni Venti del Novecento in Australia, dove erano utilizzati dai surfisti per proteggere i piedi dal freddo. Inizialmente, il termine “ugg” era usato per descrivere un tipo di stivaletto in pelle di montone, senza essere legato a un marchio specifico. La disputa legale sul nome “UGG” ha visto la registrazione e la successiva acquisizione del marchio da parte della società americana Deckers Outdoor Corporation.

La Controversia Legale

Nonostante la registrazione del marchio da parte di Deckers, l’azienda australiana Australian Leather ha continuato a produrre e vendere “ugg”, causando tensioni con la società americana. Nel 2016, UGG ha intentato una causa contro Australian Leather, richiedendo la cessazione della produzione. Il proprietario dell’azienda australiana ha difeso la propria posizione, rappresentando anche altri produttori locali che non potevano esportare le loro calzature negli Stati Uniti.

Il Risultato della Battaglia Legale

La disputa legale ha portato alla perdita dei diritti esclusivi del marchio UGG solo in Australia. Ora, nel mercato australiano sono diffusi brand come UGG since 1974, UGG Australia e quelli di Australian Leather, ma questi marchi non hanno accesso ad altri mercati globali. I modelli prodotti in Australia portano la dicitura “Made in Australia”, ma questo non significa necessariamente che siano meno autentici rispetto ai modelli internazionali.

Conclusioni

Non esiste una risposta definitiva su quali siano gli UGG “veri” e quali “falsi”, poiché il marchio ha più sfaccettature e variazioni a livello globale. E’ fondamentale verificare sempre l’autenticità tramite i canali ufficiali e consultare risorse fidate per evitare di acquistare prodotti contraffatti.

Se desideri approfondire ulteriormente, consulta la [fonte originale](https://www.fanpage.it/stile-e-trend/moda/il-mistero-degli-ugg-falsi-come-capire-se-gli-iconici-stivaletti-sono-originali/).

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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