Attualità
Come si fanno gli Auguri di Natale a Roma e nelle diverse Regioni d’Italia

Buon Natale 2023 e Vigilia di Natale: Cosa cercare su Google per essere al passo con i tempi
Ormai ci siamo: è la vigilia di Natale e tutti ci scambiamo gli auguri, chi più chi meno. Secondo i principali motori di ricerca, le parole più cercate oggi, 24 dicembre 2023, sono “Buon Natale” e “Vigilia di Natale 2023“. Non potrebbe essere diversamente in questa giornata speciale.
Gli Auguri di Natale a Roma: Tradizioni e Modernità
Proviamo a immaginare come i romani augurano il “Buon Natale” nella notte in cui nasce “er bambinello”. Una delle espressioni più classiche è “Aò a zi’ tanti auguri de Buon Natale“, mentre i giovani preferiscono “A Bro’ (contrazione di brothers) tanti auguri de buon Natale“. Un altro classico, spesso ripreso sui social come meme, è “Auguri a te e famiglia“.
Tra le frasi romaniche tipiche delle feste natalizie troviamo anche “Aò non magnà troppo!” e “Li botti li faccio tutto l’anno“, un riferimento alle difficoltà che fanno rumore durante tutto l’anno, oppure “A Natale semo tutti più boni ma, a me me rode tanto er c…“.
Pasti e Drink: Attenzione agli Eccessi
Durante i festeggiamenti, è bene prestare attenzione ai pasti e ai drink eccessivi: “Aò se er vino nun lo reggi bevetelo a chicchi” oppure il classico “Te sei magnata pure er tavolino“. Questi riferimenti fanno parte della grande abbondanza culinaria che caratterizza questi giorni di festa.
Proverbi e Saggezza Popolare
Occhio anche alle cosiddette “finte parentele” con cui si dovrà fare i conti a partire da questa sera: “parenti serpenti” e molti altri proverbi tipici della saggezza popolare, che variano da regione a regione.
La Bellezza della Diversità Italiana
Questa diversità caratteristica dell’Italia è ciò che rende il nostro Paese unico. Da Nord a Sud, cambiano le espressioni, le usanze, i piatti della tradizione culinaria e molto altro, ma ciò che ci unisce in questo giorno così importante è la festa religiosa che ci dovrebbe far diventare più buoni e vicini agli insegnamenti religiosi.
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Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.