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Concorso scuola 2023, online i bandi: tutte le info per presentare le domande

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Concorso scuola 2023, online i bandi: tutte le info per presentare le domande

Concorso scuola 2023: come partecipare, requisiti e modalità di domanda

Il concorso scuola 2023 metterà a disposizione 30.000 posti per docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. È possibile presentare le domande entro il 9 gennaio 2024, previa verifica dei requisiti richiesti e dei titoli necessari.

Il ministero dell’Istruzione ha annunciato i bandi per partecipare al concorso docenti 2023 per le scuole di ogni ordine e grado. Saranno circa 30.000 le posizioni disponibili: 9.641 nella scuola dell’infanzia e primaria e 20.575 nella scuola secondaria. Il concorso consisterà di una prova scritta, una prova orale e una lezione simulata. La domanda può essere presentata direttamente sul sito del ministero, accedendo con Spid o con le credenziali per l’area riservata del sito. La scadenza per presentare la domanda è il 9 gennaio 2024.

Requisiti per partecipare al concorso docenti 2023

Per partecipare al concorso per il ruolo di insegnante, è necessario soddisfare precisi requisiti. Per quanto riguarda la scuola primaria e dell’infanzia, serve uno dei seguenti titoli:
– Diploma magistrale per i posti comuni della scuola primaria conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002
– Abilitazione all’insegnamento ottenuta nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria
– Titolo analogo conseguito in un Paese estero e riconosciuto in Italia

Per quanto riguarda la scuola secondaria, i requisiti sono i seguenti (bisogna averne almeno uno):
– Laurea attinente alla classe di concorso e abilitazione per la classe di concorso
– Tre anni di servizio svolti in scuole statali effettuati negli ultimi cinque anni, completati entro il termine di presentazione della domanda
– Laurea attinente alla classe di concorso e 24 CFU ottenuti entro il 31 ottobre 2022 per gli Itp, ovvero Insegnanti tecnico-pratici.

Per tutti gli ordini e gradi, chi intende svolgere il concorso come insegnante di sostegno deve avere, oltre a uno dei titoli elencati, anche il diploma di specializzazione per il grado a cui si candida.

Modalità di presentazione della domanda e dove farla

Per presentare la propria domanda e iscriversi al concorso docenti 2023 bisogna accedere alla piattaforma ufficiale del ministero dell’Istruzione tramite Spid o le credenziali per l’area riservata del sito. Chi non possiede lo Spid deve assicurarsi di essere abilitato al servizio Polis, o servizio Istanze online. È possibile raggiungere il bando anche passando da InPa, il portale della Pubblica amministrazione per i bandi pubblici. Una volta effettuato l’accesso, si potrà scegliere il concorso a cui si desidera partecipare e completare il modulo con tutte le informazioni richieste.

Infine, chi intende partecipare è tenuto a versare un contributo per coprire le tasse di partecipazione.Il nuovo concorso scuola 2023: requisiti, prove e modalità di partecipazione

Il concorso per docenti del 2023 prevede una serie di prove da superare per poter accedere all’insegnamento. Le spese di segreteria per l’iscrizione sono fissate a 10 euro, e il bollettino verrà generato al termine della compilazione della domanda di iscrizione. La ricevuta di pagamento dovrà essere allegata alla domanda.

Il concorso prevede tre prove distinte: una scritta, una orale e infine una lezione simulata. La prova scritta consisterà in quesiti a risposta multipla da completare al computer entro 100 minuti, con un totale di 50 domande che copriranno argomenti legati all’ambito pedagogico, alla metodologia didattica, alla lingua inglese e alle competenze digitali. Per superare questa prova, i candidati dovranno ottenere almeno 70 punti.

Superata la prova scritta, si procederà con la prova orale, più specifica e legata alla disciplina per la quale ci si è candidati. Durante il colloquio verranno valutate le competenze didattiche e la capacità di utilizzare dispositivi tecnologici.

Una novità introdotta per questo concorso è la prova di lezione simulata, dove verranno valutate le competenze didattiche effettive dei partecipanti. Entrambe le prove, scritta e orale, si svolgeranno nella regione per la quale ci si è candidati.

Per ulteriori informazioni e per partecipare al concorso, è possibile consultare il sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione.

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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