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Cronaca

Cronaca Roma – A Settecamini la Polizia trova 3 kg di droga anche nel frigo

Roma. 22enne fermato dalla Polizia di Stato a bordo della sua autovettura con indosso sostanza stupefacente. Rinvenuti e sequestrati complessivamente 3 Kg di droga e 5 bilancini di precisione.

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Cronaca Roma – A Settecamini la Polizia trova 3 kg di droga anche nel frigo

Cronaca Roma – Era da poco trascorsa l’una di notte quando personale della Polizia di Stato, a bordo di una volante, nel consueto servizio di controllo del territorio, transitando su via Tiburtina – incrocio con via di Salone, in zona Settecamini nel IV Municipio, ha notato il comportamento anomalo di una persona alla guida di un’autovettura che, vedendo la pattuglia di servizio, ha dapprima rallentato bruscamente la marcia per poi accelerare.

Gli agenti insospettitisi hanno deciso quindi di procedere al controllo della macchina al fine di identificarne il conducente, e dal momento che lo stesso sin da subito ha iniziato a mostrarsi nervoso ed insofferente al controllo di Polizia, si è proceduto ad approfondire gli accertamenti perquisendo il 22enne romano e rinvenendo così diverse dosi di hashish e cocaina.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso agli agenti di recuperare, nei diversi luoghi dell’abitazione, tra i quali anche all’interno di un frigorifero, diverse quantità di stupefacente suddiviso tra panetti e molteplici bustine di plastica per un peso totale di 3 Kg di droga tra hashish, marijuana e cocaina. Sequestrati inoltre 5 bilancini di precisione e diverso materiale per il confezionamento – tra cui varie bustine in plastica trasparente identiche a quelle rinvenute indosso al fermato. Al termine degli atti, il ragazzo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, arresto successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Fonte Polizia di Stato

Cronaca

Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Cronaca

Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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