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Donazione di 400 biglietti per “C’è ancora domani” agli studenti di Lodi

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Donazione di 400 biglietti per “C’è ancora domani” agli studenti di Lodi

Un benefattore anonimo ha deciso di donare 400 biglietti del cinema agli studenti di Lodi per consentire loro di vedere il film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. L’iniziativa mira a sensibilizzare i giovani sui diritti delle donne e la condizione femminile, temi centrali della pellicola.

L’iniziativa dell’imprenditore di Lodi

Dopo essere rimasto profondamente colpito dal film al cinema, un imprenditore di Lodi ha contattato il Comune per organizzare la distribuzione dei biglietti. Ha spiegato di ritenere il film di grande importanza per l’educazione e la sensibilizzazione dei giovani sui diritti delle donne e la condizione femminile.

L’obiettivo della donazione

Il gesto del benefattore, che ha scelto di rimanere anonimo, è stato quello di regalare 400 biglietti del cinema agli studenti di diverse scuole di Lodi. I destinatari dell’iniziativa sono stati alunni di quattro centri di formazione professionale, terze medie della scuola Ponte e una classe dell’istituto professionale Einaudi. L’evento si è svolto al cinema Moderno, dove gli studenti hanno potuto assistere alla visione del film.

Il successo del film “C’è ancora domani”

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi ha riscosso un enorme successo al botteghino, diventando il film più visto dell’anno in Italia e il secondo per incassi. La regista Paola Cortellesi ha dichiarato di voler cogliere lo spirito del tempo, i retaggi culturali e la forza delle donne di ieri e di oggi attraverso la sua opera. Il film ha conquistato il pubblico in 15 Paesi del mondo.

Conclusioni

Grazie alla generosa donazione di un imprenditore anonimo, 400 studenti di Lodi hanno avuto l’opportunità di vedere “C’è ancora domani” e riflettere su temi fondamentali come la violenza di genere e i diritti delle donne. Iniziative come queste dimostrano l’importanza del cinema come strumento educativo e di sensibilizzazione.

[Fonte](https://www.fanpage.it/milano/anonimo-regala-400-biglietti-di-ce-ancora-domani-di-paola-cortellesi-ai-ragazzi-di-una-scuola/)

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

Una rapina si è verificata in una filiale del Banco di Anagni a Fiumicino. Due ladri armati di pistola si sono introdotti nella banca, attendendo l’arrivo dei dipendenti per prenderli in ostaggio e ottenere il bottino.

Dettagli della rapina

Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, intorno alle ore 8.20, poco prima dell’apertura della filiale. I due impiegati, entrando nella struttura, hanno incontrato i rapinatori vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, che hanno minacciato i dipendenti con accento romano e sequestrato i loro telefoni. Dopo averli rinchiusi all’interno dei locali, i ladri hanno cercato il denaro.

La fuga dei rapinatori

Secondo le prime informazioni, il bottino ammonterebbe tra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due ladri sono fuggiti attraverso un buco scavato nel pavimento, che gli inquirenti ipotizzano possa essere stato utilizzato anche per entrare nella banca prima dell’apertura.

Le indagini in corso

Subito dopo la rapina, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno avviato le indagini per rintracciare i due ladri e fare luce sulla dinamica dell’accaduto.

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

Il tesoro di Giuseppe Casamonica e del figlio Guerrino, detto Pelè, è stato confiscato dallo Stato. Il provvedimento di confisca è stato eseguito stamattina e riguarda beni immobili, denaro e oggetti di valore per oltre 3 milioni di euro.

Dettagli della Confisca

Tra i beni confiscati ci sono quattro immobili, inclusa una villa di lusso situata in via Roccabernarda 8, assegnata all’Azienda Pubblica Servizi per l'”Asilo Savoia”. Un altro immobile, la villa di via Flavia Demetria 90, storica residenza del clan, è ora gestita dalla Fondazione Pangea Onlus. Inoltre, una terza villa nel comune di Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata destinata ad attività sociali locali. Oltre agli immobili, lo Stato ha acquisito anche oggetti di valore come mobili di pregio, argenteria, elettrodomestici, un’auto di lusso e denaro.

Azioni Legali e Contro la Criminalità

Il provvedimento si inserisce in un’operazione di polizia giudiziaria mirata a contrastare la criminalità organizzata e a recuperare patrimoni ottenuti illegalmente, per restituirli ai cittadini. Il sequestro dei beni risale al 16 giugno 2020 e fu disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione in concomitanza con le ordinanze di custodia cautelare di venti membri del clan Casamonica. Le accuse contro di loro includono usura, esercizio abusivo del credito con estorsioni e intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha confermato il sequestro nel novembre 2021, rendendo la confisca definitiva lo scorso mese.

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