La decisione del tribunale del riesame
Elisabetta Bacchio continuerà a essere detenuta in carcere dopo che i giudici del tribunale del riesame hanno negato la richiesta di misure alternative presentata dai suoi legali. Secondo la corte, Bacchio è stata definita “scaltra e senza scrupoli” e si ritiene che possa compiere altri crimini violenti per motivi finanziari.
L’accusa di omicidio del marito
Bacchio è accusata dell’omicidio del marito, Salvatore Bramucci, un delitto motivato principalmente dal denaro. Secondo il tribunale, Bramucci aveva intenzione di trasferirsi all’estero con tutti i soldi, lasciando così Bacchio e i figli senza risorse economiche. Di fronte a questa prospettiva, Bacchio avrebbe pianificato l’omicidio, coinvolgendo anche sua sorella Sabrina.
Rischio di recidiva e pericolosità
I giudici ritengono che Bacchio rappresenti un concreto pericolo di recidiva. Se le fosse stata concessa una misura alternativa, come gli arresti domiciliari, avrebbe potuto commettere ulteriori reati violenti per denaro. Inoltre, rappresenterebbe una minaccia per chiunque considerasse debitore del marito o possessore di parte dei fondi di Bramucci.
Ostacolo alle indagini e inquinamento delle prove
Un altro elemento che ha portato la corte a mantenere Bacchio in custodia cautelare è la possibilità che possa ostacolare le indagini o inquinare le prove. La gravità del caso e la pericolosità dell’accusata impongono la sua permanenza in carcere.
Conclusione
In definitiva, la decisione dei giudici di mantenere Elisabetta Bacchio in carcere si basa sulla valutazione della sua pericolosità e del concreto rischio di ulteriori reati. La corte ha sottolineato che la gravità del crimine commesso e la possibilità di recidiva rendono necessaria questa misura.